Il contrasto tra i volumi su cui gioca il progetto è di grande efficacia e le due anime, classica e contemporanea, dialogano tra di loro e con il contesto urbano circostante in perfetta armonia. La facciata dell’edificio più recente è stata completamente rifatta e realizzata in vetro, segnata dal ritmo serrato degli elementi frangisole verticali in vetro opalino. Il volume si sviluppa lungo tre strade a formare un unico blocco vetrato dalla forma semplice e di grande effetto per i giochi di luce e ombre che si creano sia nelle ore diurne che in quelle notturne.
La trasparenza e la semplicità dei segni utilizzati determinano un volume schermato dagli elementi verticali ma aperto alla luce e allo sguardo dei passanti che possono ammirare gli abiti nelle appenderie lungo tutto il perimetro della facciata.
Sviluppato su cinque piani e due interrati, il complesso ospita nella parte storica gli uffici e gli spazi di rappresentanza, mentre nell’edificio vetrato gli showroom si sviluppano a open space per tre piani, per chiudere all’ultimo con delle piccole terrazze ricavate dall’articolazione dei volumi del ristorante. Il piano terra si affaccia sulla corte interna di ciottoli bianchi su cui fanno capolino delle aree verdi dalle forme sinuose. Sulla stessa corte si affaccia il nuovo volume di collegamento dei due edifici che, completamente vetrato, è segnato dalla lamiera decapata delle rampe di scale che ospita al suo interno. Per gli arredi interni sono stati scelti materiali metallici: l’acciaio lucido per gli elementi portanti e la lamiera per i piani di appoggio.
La scelta di utilizzare materiali naturali, come la pietra Namibia e materiali trasparenti e riflettenti, come il vetro e la lamiera d’acciaio lucida, permette all’intero edificio di giocare con gli effetti della luce e di cambiare aspetto a seconda del momento della giornata.
Crediti fotografici: Andrea Martiradonna, Alberto Piovano, Ruy Teixeira