L’impostazione progettuale di Spark One è frutto di un lavoro integrato tra urbanistica, analisi dei flussi, disegno degli spazi esterni e architettura, mirando a ridefinire una nuova identità dell’area stessa ispirata ai concetti di comunità, sostenibilità, efficienza e partecipazione. La volontà di dar vita a nuovi modi di vivere gli spazi, aprendoli alla comunità e trasformandoli quindi in nuovi luoghi di socialità e di incontri, è tra i principi ispiratori del progetto. Proprio a tal fine, il progetto prevede un edificio per uffici di otto piani fuori terra con un piano terra aperto e accessibile dall’esterno che ospiterà attività di tipo commerciale, creando quindi un nuovo luogo di aggregazione ed un nuovo polo attrattivo per l’intera area. Questo ambiente si pone in osmotica connessione con le zone esterne, anch’esse disegnate per stimolare la socializzazione e il ritrovo: grande attenzione è difatti dedicata alle aree verdi, ai collegamenti pedonali e veicolari, realizzando un nuovo senso di vivibilità attraverso la costruzione di spazi accoglienti e stimolanti. La facciata è caratterizzata da una particolare trama di elementi verticali in grado di offrire una protezione solare, che sottolineano l’orizzontalità del complesso e determinano al tempo stesso giochi di luce e riflessi sempre diversi durante l’arco della giornata. Sui lati nord e sud dell’edificio si affacciano degli spazi aperti, totalmente accessibili ed utilizzabili, di dimensioni tra loro diverse, contribuendo quindi al senso di “movimento” e di dinamicità del complesso. Il complesso di Spark One a Milano Santa Giulia sarà anche tra i primissimi esempi in Italia di progetti architettura disegnati e misurati secondo le linee guida della certificazione WELL, un protocollo di recente introduzione che valuta esclusivamente l’edificio nella sua capacità di fornire spazi che favoriscano lo stato di benessere e salute di chi lavora al suo interno.
Crediti fotografici: Progetto CMR