Il progetto, risultato vincitore nella gara internazionale per la progettazione di un nuovo complesso destinato a uffici e laboratori di ricerca, nasce dall’idea di esplorare il rapporto tra forma e performance: l’edificio, infatti, che si estende su un'area di 5.000 metri quadrati, si sviluppa intorno a un cortile centrale concepito come un giardino climatico che costituisce il cuore del complesso.
L’elemento caratterizzare del progetto è la copertura, la cosiddetta quinta facciata, che svolge un’importante funzione energetica: una serie di condotti di luce naturale conferisce una forte identità architettonica all'edificio e al contempo, favorisce la ventilazione naturale riducendo la necessità di raffrescamento meccanico dell'ambiente.
La loro particolare conformazione, infatti, unita al corretto orientamento della struttura, consente l’estrazione dell’aria calda durante la stagione estiva e l’ombreggiamento delle facciate sud dell’edificio mentre in inverno le superfici vetrate permettono di captare i raggi solari trasformando i condotti in vere e proprie serre bioclimatiche per il riscaldamento passivo degli ambienti interni.
Al suo interno il complesso ospita uffici, sale riunioni e laboratori aperti verso l'esterno su piccole aree verdi che creano un’alternanza di pieni e di vuoti che movimentano e definiscono i volumi dell’edificio.
Simbolo di sostenibilità ambientale ed energetica, grazie all’utilizzo di tecnologie che consentono di recuperare più del 50% dell’energia, come ad esempio i 250 metri quadrati di pannelli fotovoltaici posizionati in copertura, in combinazione con l’utilizzo di materiali naturali sia per le pareti e le coperture (isolante in fibra di legno all'interno di una struttura con montanti e traversi) sia per la struttura portante (legno lamellare a sezione rettangolare), la nuova sede ARPAE è già stata inserita nella lista dei dieci progetti più innovativi al mondo.
Crediti fotografici: Moreno Maggi