La trasformazione di un’area marginale in una nuova polarità urbana, che costituisce un punto di aggregazione socio-culturale e di interesse collettivo, è certamente l’aspetto più qualificante dell’intervento, realizzato attraverso l’attenta ricucitura del tessuto cittadino e il recupero del rapporto con l’ambiente naturale.
Il complesso, ideato e progettato da Renzo Piano, si sviluppa su una superficie di 11 ettari. Sono stati realizzati 300 appartamenti, 30mila metri quadrati di uffici e negozi, 2.000 posti auto, 30mila metri quadrati di piazze, strade, percorsi pedonali e ciclabili e 5 ettari di parco pubblico.
Un centro polifunzionale e il “MUSE” (Museo Tridentino di Scienze Naturali) sono un giusto compendio alle iniziative organizzate a Trento e al “MART” di Rovereto. L’edificazione è concentrata in una parte dell’area, al fine di lasciare il massimo spazio possibile alla zona verde: un grande parco pubblico affacciato sull’Adige.
Due tipologie edilizie caratterizzano l’intervento: “in linea” e “a corte”. Gli edifici in linea sono situati lungo l’asse della ferrovia e contengono funzioni non residenziali. Sono protetti acusticamente e costituiscono, sul fronte est, una barriera contro il rumore proveniente dalla ferrovia. Gli edifici a corte, prevalentemente residenziali, sono caratterizzati da “tagli” che consentono la visuale verso i giardini interni. Elemento unificante è costituito dal sistema delle coperture.
Il progetto si contraddistingue per le sue caratteristiche eco-sostenibili, grazie all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, all’uso di materiali locali, come legno e porfido, e a sistemi di certificazione “LEED” e “Casa Clima”.
Crediti fotografici: Enrico Cano