L’intervento di Cino Zucchi Architetti ha dato nuovo vita alla struttura, trasformandola in uno spazio museale contemporaneo attraverso la revisione del rapporto tra il fabbricato e lo spazio urbano circostante, l’ampliamento e il rinnovamento degli spazi interni e l’integrazione tra nuovo ed esistente. Caratterizzato da una lunga facciata convessa vetrata di 114 metri, l’edificio era composto da due ali connesse tra loro da due collegamenti sopraelevati sostenuti da piramidi rovesciate di calcestruzzo armato.
L’originale facciata non è stata modificata ma è stato totalmente ripensato il suo attacco a terra abbassando l’altezza della scarpata, dando quindi vita a un nuovo ingresso vetrato. È stato poi realizzato a ridosso delle due ali un nuovo volume sul lato ovest, è stato ampliato la struttura dell’auditorium e sono stati inseriti, lavorando per innalzamenti e allargamenti, nuovi spazi nei due collegamenti. L’integrazione tra vecchio e nuovo è stata risolta con l’utilizzo di una pelle vetrata serigrafata. Infine, la corte interna, che si estende su una superficie di circa 1.000 metri quadrati, è stata trasformata in un “giardino d’inverno” rivestito con moduli di alluminio con fori di dimensione variabile.
Crediti fotografici: Cino Zucchi Architetti