FONDACO DEI TEDESCHI -

Costruito originariamente nel 1228, e situato ai piedi del ponte di Rialto di fronte al mercato del pesce, il Fondaco dei Tedeschi è uno degli edifici più grandi e più riconoscibili di Venezia.
È stato utilizzato come luogo di scambio per i commercianti tedeschi, dogana sotto Napoleone, e ufficio postale sotto Mussolini. 
Rappresentato da Canaletto e altri maestri, e fotografato innumerevoli volte come un’imponente ma anonima cornice del ponte di Rialto, il Fondaco si erge come un testimone muto dell’epoca mercantile veneziana, il cui ruolo è via via diminuito con il progressivo spopolamento della città. 
Distrutto due volte da un incendio e poi ricostruito nella sua forma attuale risalente al 1506, fu manipolato nel XVIII secolo, per poi aver subito interventi architettonici radicali nel XX secolo in modo da ospitare l’ufficio postale centrale sotto il regime fascista. 
Il Fondaco incarna in qualche modo la brutalità segreta di Venezia. Quasi completamente ricostruito col calcestruzzo moderno negli anni Trenta, il Fondaco è un palinsesto storico di sostanza moderna che ha attraversato cinque secoli di tecniche costruttive. A prescindere dalla storia dei suoi riadattamenti (torri rimosse, cortili coperti di vetro, nuove apertura, strutture ricostruite e così via) e dalla carenza di autenticità della struttura, il suo status giuridico di ‘monumento’, concesso nel 1987, ne ha impedito ulteriori pesanti modifiche. 
OMA ha completato il restauro del Fondaco dei Tedeschi a Venezia, risalente al XVI secolo, commissionato dalla famiglia Benetton nel 2009 per trasformarne i 9.000 metri quadrati in uno spazio commerciale. Lo schema per la ristrutturazione si basa su un numero ben definito di interventi strategici, implementati da una distribuzione verticale che apre a una sequenza di percorsi e spazi pubblici. 

Crediti fotografici: Delfino Sisto Legnani, Marco Cappelletti
Pubblicato su Modulo 409, settembre/ottobre 2017