Si chiamerà Spark One il complesso ad uso ufficio, promosso dalla Joint Venture tra Risanamento e Lendlease (Intown) e realizzato dalla società di progettazione integrata Progetto CMR, che segna la ripartenza della riqualificazione del quartiere Milano Santa Giulia.
Il complesso sorgerà nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e metropolitana di Milano
Rogoredo, assumendo quindi una valenza fortemente simbolica di nuovo portale d’ingresso alla città
di Milano. La scelta del nome non è casuale, poiché Spark sarà la “scintilla” dell’avvio dello sviluppo
dei Lotti Sud dell’area, di recente presentato da Intown, per un investimento di circa 120 milioni di euro.
L’impostazione progettuale di Spark One è frutto di un lavoro integrato tra urbanistica, analisi dei
flussi, disegno degli spazi esterni e architettura, mirando a ridefinire una nuova identità dell’area
stessa ispirata ai concetti di comunità, sostenibilità, efficienza e partecipazione.
La volontà di dar vita a nuovi modi di vivere gli spazi, aprendoli alla comunità e trasformandoli quindi
in nuovi luoghi di socialità e di incontri, è tra i principi ispiratori del progetto. Proprio a tal fine, il
progetto prevede un edificio per uffici di otto piani fuori terra con un piano terra aperto e
accessibile dall’esterno che ospiterà attività di tipo commerciale, creando quindi un nuovo luogo di
aggregazione ed un nuovo polo attrattivo per l’intera area. Questo ambiente si pone in osmotica
connessione con le zone esterne, anch’esse disegnate per stimolare la socializzazione e il ritrovo:
grande attenzione è difatti dedicata alle aree verdi, ai collegamenti pedonali e veicolari, realizzando
un nuovo senso di vivibilità attraverso la costruzione di spazi accoglienti e stimolanti.
Il carattere dinamico e vivace del contesto esterno anima anche l’edificio stesso, un oggetto scultoreo
ma mai statico, in dialogo aperto con il tessuto circostante. La facciata è infatti caratterizzata da una
particolare trama di elementi verticali in grado di offrire una protezione solare, che sottolineano
l’orizzontalità del complesso e determinano al tempo stesso giochi di luce e riflessi sempre diversi
durante l’arco della giornata. Sui lati nord e sud dell’edificio si affacciano degli spazi aperti,
totalmente accessibili ed utilizzabili, di dimensioni tra loro diverse, contribuendo quindi al senso di
“movimento” e di dinamicità del complesso.
Efficienza, funzionalità e massima flessibilità degli spazi per uffici si evidenziano alternando aree
condivise aperte e informali a spazi più tradizionali e chiusi per i momenti in cui sono necessari
tranquillità e privacy, venendo quindi incontro alle svariate esigenze del lavoro di oggi.
Le particolari scelte architettoniche del progetto, interamente sviluppato in BIM (Building Information
Modeling – una metodologia che permette di visualizzare e gestire tutte le informazioni che
riguardano l’intero ciclo di vita dell’edificio, dal progetto alla costruzione, fino alla sua demolizione e
dismissione) rispondono non soltanto a criteri puramente estetici, ma anche all’obiettivo di creare un
edificio altamente efficiente e sostenibile, pensato per l’ottenimento della certificazione LEED CS
v4 Platinum, ovvero un chiaro livello di prestazione energetica ambientale di eccellenza ai massimi
livelli di mercato.
Gli elementi frangisole in facciata, ad esempio, oltre a limitare surriscaldamenti e garantire un corretto
livello di diffusione luminosa nelle varie ore del giorno, sono in grado di isolare l’edificio dai rumori
esterni, grazie alla presenza di materiali fonoassorbenti al loro interno. Inoltre, la copertura piana
fotovoltaica fornirà energia pulita per l’intero complesso, contribuendo quindi alla riduzione dei
consumi.
Il complesso di Spark One a Milano Santa Giulia sarà anche tra i primissimi esempi in Italia di
progetti architettura disegnati e misurati secondo le linee guida della certificazione WELL. Si tratta di
un protocollo di recente introduzione che valuta esclusivamente l’edificio nella sua capacità di fornire
spazi che favoriscano lo stato di benessere e salute di chi lavora al suo interno (ad esempio, scale
come strumenti di esercizio fisico pensato secondo i criteri di biofilia, spazi per la meditazione,
informazioni sulla relazione salute-nutrizione-movimento).
Nello specifico, il sistema WELL, ideato e
promosso dall’istituto americano International WELL Building Institute™ (IWBI), valuta il benessere
dell’individuo in modo olistico e si articola intorno a sette punti focali che determinano il grado di
vivibilità degli ambienti di lavoro: aria, acqua, alimentazione, illuminazione, movimento fisico,
nutrizione, comfort (inteso come comfort termico, acustico, ergonomico e olfattivo) e benessere
mentale.
“Il progetto di Milano Santa Giulia riconferma il ruolo dell’architettura quale attivatore e aggregatore
sociale” – afferma l’arch. Massimo Roj, AD di Progetto CMR. “Con “Spark One”, Progetto CMR e
InTown ridefiniscono una nuova identità per la zona, realizzando un progetto di rigenerazione
urbana sostenibile che ricuce finalmente comunità e territorio.”
Crediti fotografici: Progetto CMR