Gli architetti del futuro re-immaginano le città, in un’ottica di sostenibilità non solo energetica, ma anche sociale, paesaggistica e d’innovazione.
Su questa linea, lo studio milanese ha realizzato diversi progetti che rispondono a queste nuove esigenze. Il risultato sono azioni di riqualificazione urbana come l’Orto fra i Cortili, sul loro tetto di Brera, o l’installazione Espaço a Sao Paolo in Brasile, mirata a restituire un’area urbana degradata di una favela della città alla sua comunità locale, garantendo l’empowerment dei bambini e coinvolgendoli in attività ludico-formative.
E ancora, un concept che sarà presentato durante la Chicago Biennial Architecture 2019: Synergy Gardens. Una rete di orti urbani sui tetti delle scuole di un’area periferica della città soggetta al cosiddetto Food Desert: un'area con residenti a basso reddito, che ha un accesso limitato a cibo nutriente.
Un team di architetti, quindi, in sintonia con la realtà in cui viviamo per affrontare i cambiamenti cui siamo sottoposti, dove anche l’emergenza sulla qualità lavorativa tradotta architettura è una sfida, ma da intraprendere necessariamente.
In questo senso è esemplare il recupero della vecchia fabbrica Caproni in via Mecenate a Milano, diventato ora il Gucci Hub, premiato per la straordinarietà e la coesione del progetto di restauro e ristrutturazione delle strutture nei Refurbishment in Architecture Award 2019.
Tema centrale, oltre ai requisiti estetici e tecnici di risparmio energetico, la sostenibilità fruitiva degli spazi. In un headquarter, per esempio, sono richiesti ampi spazi luminosi, aree relax verdi, sia aperte che negli interni. Queste caratteristiche sono fondamentali per garantire una piena vivibilità degli spazi destinati ai dipendenti, che incidono positivamente anche sulla performance lavorativa.