Il nuovo polo universitario di Lecco, sede territoriale del Politecnico di Milano, si presenta come il risultato finale - e di successo - di una sfida progettuale, così come dev’essere quando il committente è una delle principali università italiane sui temi dell’edilizia. Le esigenze della committenza erano chiare e molteplici: creare un nuovo edificio in continuità con la ristrutturazione del vecchio ospedale cittadino, risalente agli anni Trenta, tenere un basso impatto ambientale dal punto di vista energetico e urbanistico, integrare struttura e funzioni della nuova area nella realtà cittadina che la circonda, osservare tempi e costi di realizzazione contenuti.
Il progetto dell’architetto Paolo Bodega rispetta integralmente il mandato, valorizzando un’area posta in zona centrale e rendendola parte integrante del tessuto cittadino, aperta a tutti anche nella fruizione di alcuni servizi. L’intervento ha interessato una superficie di 16.200 mq, di cui 11.000 di nuova costruzione e 5.200 di recupero del vecchio ospedale. Il campus universitario ospita oggi sale riunioni e quaranta uffici negli edifici ristrutturati, mentre la nuova costruzione, con i suoi volumi ampi divisi su tre piani fuori terra e uno sotto, è dedicata alla didattica, ai laboratori e ai servizi per gli studenti.
Il disegno architettonico e le esigenze di progetto hanno portato alla decisione di utilizzare in modo prevalente i sistemi a secco, scelti anche in funzione delle caratteristiche ecologiche, di riciclabilità e del ciclo di vita (LCA). Le pareti, le contropareti e i soffitti in cartongesso hanno consentito di assolvere anche la funzione di alloggiamento degli impianti elettrici e di condizionamento, di raggiungere la classe energetica B e di assecondare tutte le normative relative alla sicurezza e all’antincendio. Le stratigrafie per l’isolamento termico e le soluzioni di comfort acustico sono state studiate con attenzione per realizzare pareti che risultassero nel contempo molto resistenti. In tutti gli ambienti i soffitti, progettati come una superficie funzionale ma dall’alto valore estetico, assumono un ruolo caratterizzante da protagonisti, integrando gli impianti – in modo particolare quello illuminotecnico – a soluzioni per l’insonorizzazione degli ambienti didattici. Sono stati utilizzati Sistema Pareti e Contropareti con lastre Vidiwall, lastre GKI, lastre F-zero e A-zero, lastre GKB+BV, Sistema Soffitti con Lastre Aquapanel e soffitti modulari Danoline. Particolare rilevanza formale è stata data alla sala lettura, un ambiente dagli apprezzabili risvolti architettonici caratterizzato dalla realizzazione di un ampio lucernario centrale di forma circolare che consente il maggiore utilizzo della luce solare.