AQUAPANEL®Outdoor di Knauf è una lastra composta da inerti e cemento Portland, armata con rete di fibra di vetro sulle superficie che la rendono al 100% minerale. Rappresenta l’alternativa al tradizionale sistema costruttivo in muratura e grazie alle caratteristiche di robustezza, stabilità, resistenza all’acqua e adattamento sia a superfici piane che curve, è indicato per la realizzazione di facciate e pareti di tamponamento a secco ad elevate prestazioni di isolamento termico e acustico, cappotti prestazionali, controsoffitti esterni. La sua leggerezza, nonché la velocità e la facilità di installazione – che richiede soltanto delle impalcature – hanno rappresentato quegli elementi distintivi tali da orientare la scelta del suo utilizzo, per oltre 15.000 mq, all’interno dello straordinario progetto dell’Allianz Arena di Herzog & de Meuron.
L’involucro dello stadio è uno degli elementi strutturali più innovativi di tutto l’edificio e comprende 16 rampe di scale per rendere accessibile la membrana esterna della pelle: la necessità di eliminare, in fase di cantiere, una gru e un invasivo sistema di binari all’intorno del rivestimento hanno decretato l’adozione di AQUAPANEL®, che ha inoltre garantito impermeabilità e resistenza alle intemperie.
Il pacchetto ideato da Knauf per il complesso sportivo declina le richieste speciali di progetto: sul lato interno la sottostruttura è stata inserita tra due strati di lastre antincendio Knauf GKFI e sul lato esterno è stata inserita tra due strati di lastre AQUAPANEL® Outdoor. Come isolamento tra i due strati è stata utilizzata lana minerale.
Gli elementi di paramento dell’Allianz Arena sono stati poi fissati a solidi pilastri compositi, rinforzati con calcestruzzo mediante staffe di supporto pneumatici. Il paramento stesso è costituito da cuscini pneumatici in membrana trasparente PTFE di 0,2 mm di spessore.
Icona urbana, macchina scenica che raggiunge un difficile equilibrio tra le esigenze di illuminazione dell’involucro e una rispettosa composizione del contesto architettonico urbano nel quale si inserisce, consegnando alla città di Monaco di Baviera un vero e proprio landmark tecnologico: l’Allianz Arena dello studio svizzero Herzog & de Meuron è molto di più di una struttura sportiva o di un complesso periferico destinato ad essere occupato e vissuto solo durante le manifestazioni. Inaugurato in occasione della primo match dei mondiali di calcio del 2006 in Germania, questo stadio diviene simbolo di un materiale assolutamente innovativo, l’ETFE, che riveste in una successione “matelasssè” di 2.874 cuscini romboidali il campo da gioco, le tribune e l’apparato funzionale. La doppia pelle, che prevede membrane entrambe trasparenti per la copertura e una bianca e l’altra trasparente per la facciata, è traslucida e pronta a ricevere e restituire alla città un punto di riferimento grazie alla mutevolezza di luce e colore che animano le innumerevoli bolle sintetiche.
Il risultato è un effetto di continuità non monolitica, che persegue piuttosto l’ideale di leggerezza: il rivestimento sembra galleggiare, fluido e lieve, rispetto al terreno, come una sorta di pallone aerostatico. 4 metri separano infatti l’involucro dalla superficie della piazza e consacrano la dimensione vibrante dell’intervento del team conosciuto a livello internazionale.
Le tribune distribuite su tre ordini sono separate dalla facciata a cuscini con un apparato strutturale efficiente in cemento armato: la loro vicinanza al terreno di gioco, unitamente alla notevole capacità ricettiva, è frutto di una massima concentrazione spaziale e di una distribuzione ottimale che ha assecondato anche la ridotta tempistica di cantiere prevista in 3 anni.
Macchina funzionale oltre che macchina scenica, esaminata sotto ogni punto di vista, l’Allianz Arena conserva un precisa suddivisione degli accessi a seconda della tipologia di visitatore: l’entrata destinata ai rappresentanti mediatici, al personale di sicurezza e di vip e quella riservata al pubblico sono organizzate attraverso due livelli differenti. Mentre i primi raggiungono il complesso tramite un ingresso circonferenziale posto a livello 0, i visitatori utilizzano invece l’Esplanade al livello 2 che, mediante la sua articolazione, funge anche da copertura ai parcheggi.
Architettura innovativa, improntata ad un processo progettuale e costruttivo ottimizzato, l’edificio ideato da Herzog & de Meuron nasce da una proficua collaborazione tra committenti, progettisti, ingegneri, tecnici, produttori e addetti che ne hanno fanno un monumento contemporaneo all’interno del tessuto cittadino.