L’ARCA di Milano, è la nuova sede del Gruppo CAP.
Progetto architettonico dai connotati avveniristici e dagli elevati standard di sostenibilità che, con la sua piazza d’acqua antistante, intende diventare luogo di aggregazione e punto di riferimento per il quartiere, grazie agli ampi spazi che occupano il piano terra dell’edificio e che saranno connessi, ma indipendenti dalle attività, dagli orari e dagli uffici aziendali.
Progettata quindi secondo i più moderni e avanzati principi di sostenibilità energetica ambientale e sociale la struttura otterrà il certificato Leed Gold, tra i più alti riconoscimenti sul fronte della certificazione green.
In linea con l’approccio green dell’edificio per uno degli interventi finali relativo alla copertura della guaina dell’ultimo solaio, Holcim ha fornito il suo calcestruzzo ECOPact, il brand che identifica la famiglia di calcestruzzi sostenibili che consente di mitigare gli impatti sull'ambiente attraverso l’utilizzo di cementi pozzolanici a basso contenuto di clinker. In questo caso specifico si tratta di un calcestruzzo speciale con ritiro controllato e con l'aggiunta di fibre strutturali realizzato con cemento 32,5 IV_A LH. Inoltre sin dall’inizio, per rispondere a tutte le richieste progettuali di un edificio così importante sia in termini operativi sia per il valore sociale che simbolizza Holcim ha fornito a CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, incaricata dei lavori di costruzione, consulenze specifiche e prodotti studiati e testati ad hoc.
La sfida più importante è stata quella relativa alla facciata dalla struttura architettonica particolarmente complessa visto il posizionamento a motivo ortogonale delle finestre distribuite in modo irregolare per richiamare la conformazione delle reti idriche distribuite sul territorio metropolitano. Per garantire la resa estetica di questo muro perimetrale sono stati forniti circa 1000 mc di un calcestruzzo Fibrèo SCC studiato appositamente per rispondere alle esigenze di questo particolare faccia a vista.
L’architetto Lorena Botta, direttore di cantiere di CMB spiega quanto ha contato il lavoro di coordinamento tra produttore, impresa e progettista per rispondere alle esigenze della committenza e la gestione del cantiere per riuscire ad ottimizzare l’utilizzo dei materiali con un risultato estetico di altissimo livello. “Si tratta di un progetto molto particolare, innovativo e customizzato sulle esigenze del committente. Sin da subito abbiamo collaborato col progettista e con Holcim per l’individuazione di miscele speciali ad esempio per le pareti perimetrali che sono molto particolari. Per queste pareti Holcim ha fornito un supporto tecnico molto valido per gestire delle facciate estremamente impegnative costellate da 475 serramenti e raggiungere la resa estetica richiesta dalla committenza. Il calcestruzzo utilizzato a questo scopo è calcestruzzo Fibrèo SCC studiato appositamente per rispondere alle esigenze di questo particolare faccia a vista: un calcestruzzo fibrato a vista che ha permesso di rendere l’ambiente confortevole anche all’interno degli uffici e di ottimizzare l’utilizzo di materiali in quanto non ha richiesto uso di ferro ad esempio. Con Holcim abbiamo già realizzato altri importanti progetti ma in questo caso la soluzione proposta ha permesso di gettare pareti inclinate di 8° garantendo la qualità del calcestruzzo a vista in questo caso particolarmente complessa a causa del disegno delle finestre. L’edificio ha una superficie di 5000 mq nell’interrato e poi sale sviluppandosi per 5 piani fuori terra ad uso uffici di circa 1600 mq a piano: é tutto in calcestruzzo armato. Siamo soddisfatti anche di ECOPact, prodotto che risponde all’esigenza che riscontriamo noi stessi quotidianamente, di lavorare secondo i criteri di sostenibilità ambientale che diventano sempre più un must per il settore delle costruzioni”
Il podcast incentrato sul cls sostenibile, in cui Lorena Botta, Direttore tecnico di CMB, parla del caso dell'Arca: