L'edificio, posto sulle prime colline che si aprono sulla Val Seriana, vi si incastra seguendo l’orografia, addossandosi alla montagna da un lato e aprendosi verso la valle sul lato opposto.
Le parti di servizio, l’autorimessa e i locali tecnici si attestano sul lato nord incastrandosi nel terreno, mentre gli spazi living e pranzo e le camere da letto sono posizionate a sud, con parti a sbalzo immerse nel verde.
Dal punto di vista tettonico e materico, la casa ha due facce: il lato nord, verso la montagna, è più massiccia, caratterizzata da spesse pareti in pietra posata a secco, con finestre misurate; il lato sud, verso valle, è caratterizzato invece da grandi aperture che si affacciano sulle terrazze a sbalzo.
Le due grandi terrazze sovrapposte, che con il loro forte aggetto sembrano sospese tra gli alberi, connotano fortemente l’architettura dell’edificio, che si impone per contrasto rispetto all’edificato esistente, integrandosi perfettamente nel paesaggio naturale. Il tetto, altro elemento caratterizzante della villa, reinterpreta la doppia falda ponendo particolare attenzione al tema della gronda, che da mero elemento tecnico di protezione diventa elemento tecnologico e scultoreo, ricercato dal punto di vista della geometria e della cura dei dettagli.
Crediti fotografici: Marcello Mariana