La torre, alta quasi 160 metri e caratterizzata esteriormente da un design unico ottenuto tramite un disegno reticolare, si inserisce una posizione privilegiata all’interno del tessuto urbano.
Affacciata sul parco adiacente, gli eleganti interni si aprono verso la città instaurando al contempo un intenso dialogo con l’ambiente in cui è inserito.
“È l’attenzione alla qualità degli interni che contraddistingue il progetto” – ha commentato Antonio Citterio – “Per noi è difficile pensare all’architettura senza immaginare come sia l’interno dell’edificio”.
Dal punto di vista urbano e come presenza architettonica nel contesto locale, il progetto si presenta come un elemento costruito dai piani e non dai volumi. All’interno del suo corpo compatto, infatti, nel susseguirsi dei diversi livelli, trovano posto residenze, spazi pubblici, terrazze e spazi verdi che riprendono il concetto di “città verticale” sempre più presente nelle città asiatiche.
“La progettazione degli spazi comuni ricalca tipologicamente i canoni alberghieri: hall, piscina, palestra, ristorante, club e giardini offrono una qualità della vita attraverso il servizio gestito e le diverse funzioni. Poi ci sono le residenze.” – hanno raccontato i progettisti – “In molte città asiatiche, di Taiwan in particolare, nel rapporto pubblico-privato si dà maggiore peso al pubblico questo perché qui non esiste la stratificazione storica che caratterizza i paesi europei e nel loro breve processo di urbanizzazione le metropoli sono cresciute in modo disordinato, senza spazi pubblici, senza la piazza. Nell’attuale ridefinizione le torri assolvono a queste mancanze, includendo al loro interno luoghi di incontro e condivisone che racchiudono la vita sociale”.
In questo contesto, gli elementi architettonici diventano la struttura portante nella costruzione dell’immagine complessiva dell’edificio, scandita da solidi elementi in pietra separati tra loro dalle superfici vetrate delle facciate e dai balconi.
A caratterizzare il progetto è un elegante pattern romboidale che investe gli esterni e gli interni della torre, dalle tre lame sottili e leggere che caratterizzano il complesso, ai rivestimenti di pareti e pavimenti degli spazi comuni, scandendo la vita di chi vi abita.
Crediti fotografici: Studio Millspace, Sam Siew Shien
Pubblicato su Modulo 418, marzo/aprile 2019