Il progetto sarà inserito all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione, dell’area un tempo occupata dall’industria Cemsa e dalla fabbrica di auto che produceva la Isotta Fraschini, dove sono previsti uffici, attività commerciali e un grande parco proprio ai piedi della torre.
L’edificio si presenterà come un gioco alternato di vuoti e pieni, dove logge e terrazzi saranno delle piccole oasi naturali. Infatti in ogni loggia e terrazzo verranno inseriti arbusti di vario tipo.
Nei piani alti il verde si sposta all’esterno della torre diventando un filtro tra interno ed esterno per mantenere inalterata la connessione con il parco. Alla base della torre ci sarà una piazza raccolta su cui si affacciano gli accessi principali e da cui si accede alla zona commerciale. Verso Via Varese all’attacco a terra, la torre si scompone andando a identificare lo spazio commerciale, separandolo idealmente dalla residenza e generando un movimento di volumi che figurativamente crea lo spazio in cui la natura pervade il cuore dell’edificio.
Il grande polmone verde tra le nuove costruzioni e l’asse ferroviario, elemento originale del masterplan, è uno dei principali generatori del progetto. A livello urbano, un percorso verde connette il centro storico, attraverso la stazione ferroviaria, con un susseguirsi di ambiti esterni fino a giungere agli edifici del complesso. Il tracciato confluisce alla torre, in una piazza raccolta su cui si affacciano gli accessi principali e da cui si accede alla zona commerciale. Questa connessione erode dall’interno i piedi della torre nei piani più bassi andando a generare spazi fortemente connessi con l’ambiente naturale.