Il complesso, che ridisegna completamente un isolato centralissimo della City londinese, è composto da due edifici distinti, collegati fra loro da una serie di ponti, caratterizzati da un rivestimento in pietra arenaria del Derbyshire, per un totale di quasi 10.000 tonnellate, e da una serie di grandi lame bronzee mobili.
In accordo con la Committenza i progettisti hanno lavorato su due fronti: quello architettonico, realizzando una forma griffata e iconica in grado di integrarsi con il contesto circostante, e quello urbano, lavorando per ricostruire e per aprire nuovamente all’intorno questo un pezzo di città.
A caratterizzare l’intervento è la particolare attenzione del progetto verso il pubblico, confermata da mix di funzioni inserite al suo interno: un passaggio porticato che ripristina la Watling Street, un'antica strada romana che attraversava il sito, unisce e divide i due edifici, collegati anche in quota da una serie di passerelle, dando vita a tre piazze pubbliche, due situate alle estremità e una di fronte all’ingresso principale, sulle quali si affacciano negozi, caffetterie e ristoranti.
Nei piani superiori trovano posto non solo gli uffici con postazioni di lavoro per oltre 6.700 persone e sale riunioni ma anche la “pantry”, un innovativo spazio a doppia altezza per l’incontro e le discussioni informali, dove condividere e collaborare.
Inoltre, il complesso ospita un’esposizione dei resti del tempio romano dedicato al dio Mitra che, scoperto circa sessant’anni fa, è stato ora aperto al pubblico come parte del progetto.
A caratterizzare gli interni lo spettacolare Vortex, uno spazio a doppia altezza creato da tre pannelli in legno curvi e inclinati che evocano il dinamismo e l’energia dell’azienda, attraverso il quale si possono raggiungere gli impianti di risalita, e una rampa bronzea che scorre per l’intera all’altezza dell’edificio, progettata e proporzionata per diventare un vero e proprio luogo di incontro e connessione.
Il nuovo complesso, dopo esser stato sottoposto al BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), è stato classificato come l’edificio per uffici più sostenibile al mondo.
I due volumi, infatti, grazie all’adozione di una serie di strategie sostenibili, sono in grado di garantire un risparmio del 73% sui consumi dell’acqua e del 35% per quanto riguarda i consumi energetici.
Foster + Partners con questo progetto è stato insignito dello Stirling Prize 2018.
Crediti fotografici: Bloomberg, Foster + Partners