Il nuovo edificio polifunzionale di Agordo (BL), progettato dai due giovani studi di architettura veneti Studio Bressan e Studio Botter, si insedia in un’area verde attualmente periferica rispetto al centro cittadino, in un contesto paesaggistico tipico delle vallate dolomitiche. Si tratta di un intervento ai margini dell’insediamento urbano attuale, ma che potrà diventare strategico in quanto inserito in maniera baricentrica rispetto ad un sistema di percorsi che collegano i principali servizi pubblici (scuole, impianti sportivi, centro cittadino, trasporti). Il progetto è concepito per ospitare una molteplicità di funzioni, in parte legate alle attività aziendali e in parte a servizio della comunità locale e provinciale. La struttura, che per dimensioni costituisce un unicum nel panorama bellunese, potrà diventare un polo di aggregazione per la comunità ospitando attività di intrattenimento collettivo di vario tipo come manifestazioni, concerti, spettacoli teatrali, convegni, conferenze, mostre d'arte, fiere ed esibizioni.
Il volume costruito si sviluppa sotto un tetto a falde ripetute caratterizzato da una linea spezzata tesa che nasce a sud (nei pressi di un edificio esistente) e si sviluppa verso nord (lato ingresso) creando un segno iconico nel paesaggio. Il complesso è stato progettato ispirandosi ai canoni formali tipici delle costruzioni rurali delle vallate Agordine (tabià), caratterizzate da strutture a telaio in legno dotate di elementi obliqui di irrigidimento. La struttura portante del nuovo fabbricato è pertanto realizzata in legno lamellare compresi i pilastri, le travi del tetto ed i puntoni di controventamento. La fondazione è a plinti collegati tra loro da una platea collaborante in calcestruzzo armato. Lo schema statico si configura come una serie di telai isostatici paralleli controventati da elementi diagonali sulle pareti lunghe e da puntoni/tiranti esterni tra i pilastri e la parte controterra in calcestruzzo del lato est. Cuore della struttura, e centro di interesse del progetto è la grande sala polivalente, che si estende da Nord a Sud sotto un sistema di ampie travi reticolari reiterate. La collocazione del corpo servizi in un unica fascia localizzata ad Est del volume principale, consente la gestione flessibile del grande spazio vuoto che guarda e si affaccia sui fronti vetrati. Questa conformazione a pettine risulta strategica e garantisce la massima flessibilità dello spazio principale. La grande sala, lasciata libera sotto l’estensione della copertura, potrà quindi essere suddivisa in sotto-moduli e partizionata liberamente, concordandosi con le necessità future dell’edificio e dei suoi fruitori. L’accesso principale al pubblico, protetto dal grande sbalzo della copertura sorretto da puntoni obliqui è collocato a Nord, mentre l’ingresso secondario per personale e merci è ubicato a sud, adiacente all’edificio esistente. Le facciate Nord ed Ovest appaiono come dei grandi schermi vitrei che garantiscono un’ampia visuale sul paesaggio montano circostante. Le facciate Sud ed Est sono invece opache, rivolte rispettivamente verso il pendio erboso retrostante e l’edificio esistente adibito a magazzino. A protezione dei sistemi vetrati, i grandi sbalzi della copertura consentono non solo la giusta protezione dagli agenti atmosferici ma anche il corretto sfruttamento degli apporti solari durante la stagione estiva ed invernale, permettendo la riduzione dei costi di climatizzazione.