In posizione centrale viene introdotto un atrio di ingresso baricentrico, segnato da una spaccatura in facciata e copertura, che divide l’edificio in 2 corpi di fabbrica principali: l’atrio assume, attraverso il nucleo risalite principale, la funzione di nodo cerniera di collegamento tra i 2.
Il piano seminterrato è destinato alla logistica, i piani primo e secondo sono destinati ad uffici e laboratori, il piano terzo a sala conferenze-eventi.
Il progetto prevede l’ottimizzazione del comfort energetico a seconda dell’esposizione dei fronti attraverso una pelle vetrata di facciata a movimento variabile, che segue la posizione del sole nell’arco della giornata: ad una pelle vetrata modulare interna, alternata a parti opache sul lato nord, viene anteposta una seconda pelle traforata, composta con lame verticali mobili ad ogni piano, composte da una lamiera forata di acciaio inox satinato, inserita tra due vetri stratificati. La riflessione della luce sull’acciaio conferisce alla facciata un aspetto costantemente mutevole, al variare delle condizioni di luce.
La doppia facciata consente di preservare la privacy degli utenti, impedendo una chiara visione dall’esterno verso l’interno e, vice versa, garantendo buona visibilità dall’interno verso l’esterno.
La struttura metallica dei piani fuori terra dell’edificio (ad eccezione del piano terra in cemento armato) è inserita tra le 2 pelli di facciata, per consentire di ottenere solai a campata unica e massima flessibilità di organizzazione dello spazio interno.
Le coperture piane sono trattate a giardini pensili per garantire la presenza del verde, visibile anche dai piani alti degli edifici circostanti.
Crediti fotografici: Studio Albini Associati