Scartata l’idea di demolire la struttura originale, ipotesi di prima formulazione, è stato preferito orientarsi verso un progetto di trasformazione che sviluppa i layout delle singole unità in termini innovativi.
L’edificio è stato esteso con addizioni ad ogni piano, un blocco costruito come struttura autoportante, per consentire l’estensione degli ambienti interni, creare terrazze e balconi trasformabili in logge chiuse. Le facciate esistenti con piccole finestre sono state rimosse e sostituite da grandi aperture trasparenti, per consentire la vista sulla città di Parigi.
L’ingresso degli edifici è stato riqualificato e allineato al livello ester-no, sono stati aggregati tutti gli spazi inutilizzati ed è stata creata un’area libera e trasparente che consente la vista sul giardino collocati sul retro dell’edificio. di tutte le camere e gli impianti inutili per diventare uno spazio libero e trasparente da parte l'ingresso di un nuovo giardino realizzato sul retro del palazzo.
Locali per attività collettive sono state allestite ai margini della hall d’ingresso. L’edificio è ora dotato di due ascensori.
Definito da Le Moniteur un "brillante esempio di innovazione", il progetto degli architetti Frédéric Druot, Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal ha completamente trasformato la torre a blocco per abitazioni. La superficie degli appartamenti è stata incrementata con nuovi spazi: balconi, giardini d'inverno e ampliamenti interni per un guadagno variabile, dai 20 ai 60 m2 per alloggio.
A cambiare totalmente sono le condizioni di abitabilità e le facciate esterne. Con i nuovi spazi la superficie totale dell'edificio passa da 8900 a 12460 m2 e ciascun alloggio migliora la sua conformazione adattandola ai bisogni variabili delle famiglie. L'esito finale è dunque la creazione di nuove tipologie di alloggio: dalle 3 tipologie disponibili all'origine, si passa a 7 organizzate in maniera diversa per 16 configurazioni differenti.
Alle facciate esistenti, interamente conservate ad esclusione delle finestre e dei davanzali, sono affiancati dei moduli prefabbricati, costituiti da un balcone ed un giardino d'inverno. Ciascun elemento ha la profondità di 3 metri (1 metro è la profondità del balcone e 2 metri quella del giardino) e, oltre a svilupparsi lungo la larghezza dell'intera facciata, esso è a tutta altezza, in modo da apportare agli spazi interni la massima quantità di luce. La presenza dei giardini d'inverno permette un abbattimento del 50% dei consumi energetici.
Crediti fotografici: Frederic Druot