L’intervento, voluto dalla Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, creata da Alda Fendi, la più giovane delle sorelle della maison dell'alta moda, e dalle figlie Giovanna e Alessia Caruso Fendi nel 2001 per promuovere e produrre esperimenti artistici multimediali, ospita al suo interno un innovativo mix di residenze, 24 in tutto, una serie di spazi espositivi e culturali, grazie alla collaborazione con il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, e un ristorante con terrazza.
I mini appartamenti, in parte gestiti dalla Fondazione come residenze d’arte e in parte in affitto, si presentano l’uno diverso dall’altro, caratterizzati dalle poesie di Raffaele Curi, direttore artistico della Fondazione, incise sulle porte d’ingresso in metallo e dai blocchi in acciaio inox contenenti i servizi e le cucine che entrano in contrapposizione con i diversi strati di vernici e materiali delle pareti, perfettamente leggili in una sorta di interpretazione plastica del passaggio del tempo e celebrati nell’aperto contrasto.
La parola d’ordine del progetto è infatti stratificazione: Jean Nouvel ha deliberatamente deciso di rendere visibili tutti gli interventi attuati, dal consolidamento dei muri agli architravi metallici delle finestre, dalle nuove aperture ai nuovi impianti, segnalando un nuovo strato di sedimentazione storica che gioca con la memoria del luogo.
Gli spazi espositivi, invece, sono distribuiti sui primi due piani e abbracciano le due corti interne, una nera e una bianca, per poi estendersi, in dimensioni più contenute, su tutti i piani.
Il progetto, pensato per diventare “motore di creatività e luogo di cultura per produrre esperimenti in assoluta libertà, in altre parole una sorta di hub culturale nel cuore di Roma”, ha aperto ufficialmente al pubblico il 13 ottobre 2018.
Crediti fotografici: Roland Halbe, Fondazione Alda Fendi – Esperimenti