Il nuovo complesso, che verrà realizzato dalla joint venture tra Rizzani De Eccher e l’Ospeale San Raffaele di Milano, si inserisce nel programma di sviluppo delle strutture sanitarie, e in particolare dei policlinici universitari, promosso dal governo algerino. Quello di Algeri sarà il più grande Policlinico Universitario tra i dieci previsti dal piano governativo.
Come nella grande tradizione degli spazi di cura nella cultura islamica, l’integrazione fisica e visiva tra aree verdi e zone destinate alla permanenza di degenti e visitatori, costituisce un principio fondante non solo per la qualità estetica dello spazio costruito, favorendone l’umanizzazione ed il controllo ambientale, ma rappresenta un elemento chiave dell’esperienza terapeutica.
Per questo, per ogni livello di utenza, si è scelto di destinare spazi interni ed esterni adeguati, favorendo il rapporto diretto tra paziente e natura e facilitando le occasioni di socializzazione all’interno di quello che, al di là di una struttura di cura di eccellenza, dovrà essere percepito da utenti e visitatori come un grande spazio pubblico.
L’edificio si sviluppa attorno una grande corte giardino, in parte pensile, articolata su diversi livelli. La geometria a terrazze di questo spazio aperto, si lega fortemente all’andamento scosceso del paesaggio circostante, diventandone la prosecuzione artificiale.
Strutturalmente l’edificio è caratterizzato da una maglia radiale studiata per ospitare al meglio i moduli di camere di degenza e studi medici.
La forte modularità della struttura e la possibilità di alternare all’interno della stessa maglia funzioni diverse, oltre alla flessibilità dei vari piani di degenza in fase di progetto e sviluppo della struttura ospedaliera, garantisce all’edificio ampi margini di trasformabilità futura.
Crediti fotografici: Engram Studio