Il Parco della Giustizia è un progetto di ri-unione e correlazione di parti frammentate della città. Armonizzare gli obiettivi architettonici, urbanistici e paesaggistici mettendoli in relazione, non solo con l’intorno costruito, ma con la città nel suo insieme, è fondamentale per far emergere l’intelligenza territoriale e per riattribuire valore all’area complessiva. L’innesto di nuove funzioni si alimenta dall’analisi delle potenzialità, ma anche dei desideri locali. Il progetto mette in evidenza le convergenze tra gli item progettuali e le singolarità locali con i contenuti sociali e geo-culturali e con le aspettativi di un social impact positivo.
La prima azione progettuale è la creazione del Parco Verde, coerente con la necessità di incrementare il processo di forestazione urbana, di arricchire e integrare la biodiversità locale e di creare un grande spazio pubblico all’interno della città, fulcro e attrazione del nuovo quartiere e ponte verso le aree di prossimità. In questo originale contesto si innesta il costruito, il “Nuovo Polo giudiziario”, non semplice sede amministrativa della Giustizia, ma elemento catalizzatore e trainante di un quartiere “attivo”, dotato di servizi e spazi attrezzati all’aperto per tutti i fruitori. I percorsi ciclo-pedonali tra nord e sud del quartiere costituiscono una sorta di porta di accesso alle aree funzionali pensate per gli edifici della giustizia. Su una superficie complessiva di quasi 150mila metri quadrati impegnata dalle casermette esistenti, l’edificio per il nuovo tribunale si svilupperà su 37mila metri quadrati. La superficie verde del Parco sarà di 105mila metri quadrati con una porzione di 7500 metri quadrati dedicata a un lago artificiale. L’estensione dell’area piantumata è, in realtà, ancora più ampia, considerando le coperture e le corti a verde: natura e costruito si bilanciano in un rapporto in cui la presenza della vegetazione impegnerà la quasi totalità della superficie di progetto.