PADIGLIONE DELLA SVIZZERA - EXPO SHANGAI -

L’edificio reinterpreta alcune fra le attrazioni più importanti della Svizzera, come l’ambiente naturale composto da prati e montagne, o quello edificato delle conurbazioni dei vari cantoni.
I corpi edilizi principali sono due e di forma cilindrica e, almeno concettualmente, assumono la funzione di «arcaici pilastri circolari a sostegno della copertura»: l’uno ospita gli ambienti confinati (aree espositive, commerciali, di ristoro ecc.) per uno sviluppo altimetrico di quattro piani fuori terra; l’altro è un volume svuotato che, all’interno della propria corte circolare, contiene gli spazi d’accesso alla seggiovia panoramica. 
Anche la superficie sottostante alla copertura è utilizzata come area espositiva. I due cilindri, oltre che dal tetto, sono collegati esternamente tramite un sistema di rampe e passerelle sopraelevate. 
La volumetria disomogenea composta dagli spazi e dai corpi edilizi appena descritti è avviluppata da una rete esterna che funge da involucro semitrasparente. 
Le pareti che inglobano le strutture della seggiovia sono vegetate per l’intero sviluppo superficiale: il sistema si compone di moduli polimerici contenenti substrato, che danno alloggio a un apparato vegetale di specie a struttura tappezzante; il tutto è servito da un sistema automatizzato d’irrigazione. 
Alla base è presente uno specchio d’acqua finalizzato (anche) al recupero della soluzione liquida non trattenuta dalle piante. La parete vegetata si pone in continuità con la copertura a verde semi-intensiva, quindi gli involucri del padiglione, per buona parte del proprio sviluppo interno e superiore, sono completamente vegetati grazie alla compresenza di tecniche d’inverdimento diverse. 
La «facciata retata permeabile» è tensionata tra la copertura e la base del padiglione, e ricorda le reti metalliche usate in montagna per impedire la caduta di massi. Il suo scopo è quello di donare una conformazione unitaria al padiglione, pur non impedendo la visuale delle persone o il passaggio d’aria attraverso lo spazio sottostante alla copertura. 
La facciata è inoltre caratterizzata da una texture a pois rossi: questi, in realtà, sono dei collettori che catturano l’irraggiamento solare e contengono delle luci al LED. L’energia da essi immagazzinata viene quindi riutilizzata sul posto dagli stessi LED. 

Pubblicato su Modulo 385 

Crediti fotografici: Buchner Bründler Architekten
Nazione:
Tipologia: CULTURA ED EVENTI
Progettista Architettonico: BUCHNER BR\NDLER ARCHITEKTEN
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2010