Il nuovo nosocomio nasce con l’idea di coniugare l’esigenza di realizzare una struttura ospedaliera pubblica d’eccellenza con l’ambizione di disporre di una architettura attenta alle caratteristiche del luogo, sostenibile e umana. Con questo spirito, i progettisti di Mca hanno voluto attribuire pari importanza e dignità sia agli spazi destinati alla diagnostica, al pronto intervento e alle esigenze del paziente, sia a quelli destinati all’ambiente, al decoro e alla cura di tutti gli aspetti che rendono tollerabile la degenza del malato nell’ambiente di cura. L’idea progettuale ha proposto un edificio unitario, anche se articolato, la cui forma deriva dalla sintesi tra la particolare morfologia dell’area, delimitata da due infrastrutture viarie, e l’intenzione di salvaguardare le aree di degenza e di accoglienza. Il complesso architettonico, maturato dalla traduzione strutturale delle funzioni assistenziali, permette di allocare le aree di degenza - più di 400 posti letto - e le connesse attività diagnostiche di supporto - compresa l’area dell’emergenza-urgenza - nei due corpi di fabbrica posti a Sud, mentre a Nord sono concentrate le funzioni out-patient: ambulatori, prelievi, dialisi e pre-ricovero. L’architettura proposta supera il vecchio modello dell’ospedale organizzato per padiglioni e si articola in tre volumi principali, sviluppati su tre piani, che come una massa viva si flette e arretra rispetto ai limiti del lotto, per proteggere e salvaguardare le aree più sensibili. Tale permeabilità all’ambiente esterno non interrompe le connessioni funzionali interne, permettendo di realizzare delle colline alberate, che proteggono dal rumore e offrono affacci di qualità alle camere di degenza e agli ambienti di lavoro del personale.