Il progetto è frutto di un concorso vinto nel 2008 dallo studio italiano del gruppo Chapman Taylor in collaborazione con lo studio locale CL&AA (Claudio Lucchin & Architetti Associati) e Andrea Cattacin.
Il parco tecnologico, per una superficie costruita di circa 25.000 mq, è un luogo dove Laboratori di ricerca applicata, Università ed Imprese, che operano nel campo dell’innovazione, collaborano per implementare le rispettive competenze scientifiche che coprono un ampio ventaglio di saperi, dall’antropologia all’alimentazione, alle infrastrutture e al turismo.
Il progetto ha ha restituito alla Città una zona ex industriale trasformata in un Centro di ricerca all’avanguardia che funge da nuovo Polo culturale per la città e la Regione.
Lo stabilimento di Bolzano nasce nel 1937 come il più grande impianto per la produzione di alluminio d’Italia.
Nel dopoguerra il complesso si estendeva su un’area di 200.000 mq e occupava 1.700 persone, quasi un quinto della forza lavoro presente nell’area.
Dopo diversi decenni di grande attività, il declino dell’area iniziò nel 1974, dopo vari cambi di proprietà, l’abbandono e la demolizione di parte della fabbrica per poter insediare altre aziende, la messa sotto tutela storico monumentale delle due centrali di trasformazione elettrica e della portineria, si arriva al 2008, quando la fabbrica ospita la rassegna artistica Manifesta 7 e acquista nuovamente attenzione, che permette di dare un nuovo impulso vitale all’area.
Nazione: ITALIA
Inizio Lavori: 2008