Il Museo di Belle Arti delle Asturie è la quinta pinacoteca di Spagna e vanta una collezione di quasi 15.000 opere.
Prima dell’ampliamento, il museo si sviluppava all’interno di due edifici storici: il Palazzo Velarde del 1765 e la Casa di Oviedo – Portal del 1660.
Data la necessità di nuovi spazi espositivi e di nuovi ambienti per poter ospitare l’archivio, il museo aveva acquistato nel tempo una serie di edifici adiacenti risalenti a diversi periodi storici ma con interni di scarso valore architettonico che rendevano difficile lo sviluppo del progetto.
Il museo ha quindi richiesto di progettare una nuova identità per l’ampliamento che fosse rispettosa della storia degli edifici e allo stesso tempo indipendente dal loro substrato storico e architettonico.
Francisco Mangado ha deciso quindi di conservare le facciate degli edifici storici e di inserirci all’interno un nuovo corpo in alluminio e vetro.
La nuova costruzione sovrasta gli edifici storici e si rivela in facciata attraverso le aperture prive di telai delle preesistenze.
Il cortile all’interno dell’isolato diventa luogo di incontro e di collegamento tra gli edifici del complesso museale, ottimizzando l’organizzazione degli ingressi e dei percorsi di visita.
Crediti fotografici: Pedro Pegenaute