Il progetto nasce dalla ristrutturazione della vecchia stazione di Mora, un edificio parte del patrimonio cittadino profondamente radicato nella memoria collettiva degli abitanti e dei visitatori.
Il nuovo museo, infatti, integra la vecchia stazione e i locali deposito aggiungendo due nuovi volumi, corrispondenti alla sala espositiva principale e alla caffetteria, situate rispettivamente a ovest e a est.
I quattro corpi sono collegati fra loro da una galleria continua all’aperto, situata lungo il fonte nord del sito, che si configura come elemento unificatore e di raccordo tra i vari programmi richiamando la linearità della vecchia banchina ferroviaria.
L’impostazione del progetto, così come la scelta di materiali e tecniche, rispetta il carattere delle costruzioni esistenti.
A caratterizzare il progetto i particolari pannelli bianchi che avvolgono la galleria e i nuovi corpi edilizi. Perforati seguendo un pattern geometrico che riprende l’iconografia megalitica, i pannelli propongono un motivo concettuale che permette di filtrare la luce naturale all’interno degli ambienti del museo durante le ore diurne, mentre la notte consentono al museo di brillare nel buio.
Crediti fotografici: Fernando Guerra | FG+SG