L’Istituto, perfettamente inserito in un’area marginale del quartiere latino, ospita al suo interno una biblioteca di 100.000 volumi, un museo con una superficie espositiva di 5.000 metri quadri, una videoteca, un centro di documentazione, un auditorium, una moschea, una caffetteria, uffici e servizi.
Nonostante la perfetta contestualizzazione dell’edificio nel quartiere parigino, Jean Nouvel ha ripreso alcuni temi della cultura araba interpretandoli in un contesto tecnologicamente molto avanzato.
Il complesso è costituito da due volumi separati da una stretta fessura longitudinale che inquadra il panorama di Notre-Dame.
Sul lato orientale è ricavato un cortile interno pensile, che riprende il tema del giardino interno della casa araba.
L'edificio è contrassegnato dal trattamento compatto ed essenziale dei volumi, e dalla estrema trasparenza del suo involucro che consente di leggere le funzioni ospitate al suo interno.
La facciata sud, che si affaccia su un grande giardino quadrato confinante con l'università, è interamente ricoperta da pannelli di vetro e metallo che regolano, attraverso 27.000 diaframmi comandati elettricamente, l'immissione della luce.
Questi diaframmi creano preziosi giochi di luce che rievocano la preziosità del marmo e del legno traforato dell'architettura araba.
Sul fronte ovest, al termine dello stretto cortile interno, si erge la torre della biblioteca, la cui conformazione interna ascendente, a spirale, ricorda i minareti.
La facciata nord ha un andamento curvo che riprende l'andamento del lungo Senna, ed è anch'essa rivestita da vetrate trasparenti, arricchite da serigrafie che riproducono il profilo degli edifici e degli alberi che si affacciano sull'IMA.
Nell’IMA il trattamento degli interni riprende il gioco delle trasparenze che caratterizza l’esterno del complesso: il vetro è utilizzato per i divisori interni, le porte, i parapetti e i vani ascensori, accentuando il carattere di leggerezza che il progettista ha voluto assegnare all’edificio.
Crediti fotografici: Burçin Yildirim