La sede di Domestica è stata progettata per abbinarsi diligentemente tra le abitazioni di Msida. Un corpo determinato e definito di pietra viene aggredito da un corpo estraneo in vetro e acciaio: la pietra originale sorregge lo showroom a livello locale e con la sua personalità incisiva e innovativa, domina la nuova visione della città. La facciata obliqua audace è il punto della forza dell'intervento, che solo con un gesto sottolinea l'unione o il disaccordo tra pieno e vuoto, pesantezza e leggerezza, trasparenza e opacità e, soprattutto, stabilità e instabilità. L'obiettivo di questo lavoro era quello di poter monitorare il progetto fino al raggiungimento di tre aspetti fondamentali: la purezza e la semplicità della composizione, l'integrazione fra l'opposizione dialettica delle masse e l'integrazione con la domanda sempre più urgente di sostenibilità degli edifici. Oltre alla serra con le sue correnti forzate, infatti, c'è un basamento e un tetto ventilato per sfruttare le capacità di raffreddamento dei venti, convenientemente calcolati durante l'analisi.
Crediti fotografici: Enzo Eusebi+Partners