HEADQUARTER A COLONIA -

La sottostruttura, vera protagonista della facciata, sostiene lastre di vetro sovrapposte che avvolgono, filtrate da un vuoto a tutt'altezza, lo spazio interno. Un inconsueto "Zeppelin" firmato da Renzo Piano
Posizionata nella centralissima Schildergasse, nell'area commerciale della città di Colonia, la nuova sede di questa catena di abbigliamen­to si presenta come un'onda vetrata, sofisticata tanto nella sinuosità della forma quanto nella com­plessità delle soluzioni tecnologiche adottate. L'assetto spaziale dell'edificio deriva dalla confor­mazione del lotto angolare su cui sorge. Tale condi­zione ha posto in primo piano la necessità di esalta­re la visibilità del prodotto commerciale e, nel con­tempo, quella di attirare quanto più possibile l'atten­zione dei passanti. Questo obiettivo è stato tradotto in un'architettura che si identifica nel proprio involu­cro. Una superficie ondulata trasparente che, come una grande vetrina, avvolge tutti i livelli del fabbrica­to. In pianta l'"onda" della facciata è contenuta alle due estremità da due setti murari che segnano i punti di collegamento del sistema strutturale di sostegno della vetrata con gli altri volumi parallele­pipedi del complesso. La forma ondulata presenta una cuspide in corrispondenza dello spigolo del lotto per poi piegare sul lato lungo dello stesso, creando, dalla parte opposta, una sorta di piazza davanti alla prospiciente chiesa di S. Antoniter. La complessità della geometria della facciata ondu­lata non si esaurisce in pianta, ma trova ulteriori ele­menti di variazione nella sezione verticale. La curva procede dal basso verso l'alto come una sorta di paraboloide che presenta, verso la metà circa del lato lungo dell'edificio, un flesso opportunamente disposto ad abbassare la linea di colmo della copertura per consentire una migliore visione dello scorcio sulla torre della chiesa antistante.
Nazione:
Progettista Architettonico: RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2005
Pubblicato su Modulo 321, maggio 2006