L’edificio originariamente denominato ‘Residence Porta Nuova’, ultimato nel 1973 su progetto di Marco Zanuso e Pietro Crescini, è rappresentativo di una serie di interventi nell’area di Porta Nuova a Milano e resta un segno importante dell’attività architettonica di quel periodo. La hall d’ingresso pone in contrasto superfici ruvide che rifrangono mentre altre riflettono la luce naturale diurna e quella artificiale notturna. All’interno dei piani un grande serramento segue il passo strutturale in orizzontale e si tripartisce in verticale. La parte superiore, opaca ed inclinata, indirizza la luce naturale sull’intradosso del soffitto. La parte di mezzo, completamente trasparente e apribile, mette in comunicazione l’ambiente lavorativo con l’esterno mentre la parte inferiore alterna archivi in adiacenza alla postazioni ed elementi tecnici. Il passo dei serramenti è sottolineato all’interno da pinne in vetro extrachiaro che aumentano la flessibilità permettendo l’installazione di pareti mobili, mentre all’ esterno si alternano pinne in vetro extra-chiaro e vetro colorato in pasta grigio chiaro. Davanti ai pilastri si trovano box in lamiera microforata-pressopiegata. Nella parte dell’hotel invece, il passo dei serramenti esistenti è evidenziato attraverso l’alternanza di lame in vetro trasparente messe in discontinuità da pinne e box in legno. La facciata a piano terra ha un ritmo di moduli trasparenti in alternanza a parti opache strutturali coperte da serramenti serigrafati su due livelli. La stessa composizione della parte uffici si ripete qui al piano terra per aumentare l’effetto tridimensionale della facciata.
Gioiaotto è stato il primo edificio certificato LEED Platinum a Milano.
Crediti fotografici: Park Associati