Il progetto può essere definito un low-rise hybrid building chiamato a tenere insieme diversi programmi funzionali: uffici, magazzini, spazi espositivi, un auditorium, un asilo, una mensa, un fitness center oltre a parcheggi coperti e centrali tecnologiche.
Il risultato è una piccola cittadella creativa la cui comunità condivide gli spazi di lavoro ma anche quelli comuni, ovvero quelli che manifestano il senso effettivo del lavorare insieme.
Tenendo conto di questo i progettisti hanno cercato di concepire l’intervento come un progetto urbano percorso da strade e articolato in piazze: uno stato di eccezionale densità nella disordinata diffusione che caratterizza l’intera regione. Ciò lo rende immediatamente riconoscibile senza il bisogno di alcuna complicazione formale.
Per questo lo studio non ha voluto creare né un landmark né tanto meno un icon-building, ma ha lavorato invece sul concetto di luogo al fine di rendere chiaro il ruolo di questa isola in una scala territoriale, ovvero nel più vasto arcipelago metropolitano.
Crediti fotografici: Daniele Domenicali