L’edificio appare all’esterno come un volume primario, articolato da fenditure verticali e sezionato dalla facciata vetrata: quinta della piazza e boccascena sulla città.
La rigorosa figura ellittica dell’impianto planimetrico si rivela essere un collage di forme irregolari adatte a usi eterogenei: sale convegni, spazi espositivi, uffici, medioteca.
La concezione architettonica valorizza la luce naturale come elemento di creazione di mutevoli valori ambientali.
L’illuminazione artificiale, invece, esalta gli spazi generati all’interno, proiettandoli di notte all’esterno in figure bidimensionali sullo schermo vetrato della facciata.
Crediti fotografici: Studio Marinoni