La nuova struttura si chiama Kálida Sant Pau Centre ed è stata realizzata a Barcellona nel complesso Art Nouveau dell'Ospedale Sant Pau, un bene iscritto nella lista UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità e progettato in origine dall'architetto Domènech i Montaner, maestro del Modernismo Catalano.
Il Kálida Sant Pau Centre è una struttura a sostegno dei malati di cancro e dei loro familiari, fa parte della celebre rete dei Maggie's Cancer Caring Centre. Centri nati grazie all'opera di un'organizzazione benefica del Regno Unito ideata dagli architetti e coniugi Charles Jencks e Maggie Keswick Jencks.
La particolarità di questa rete è quella di rinoscere un ruolo fondamentale all'architettura nel processo di cura. La progettazione dei centri, con relativi giardini o spazi esterni, è infatti affidata sempre a importanti firme dell'architettura internazionale, tra gli altri sono stati progettati Maggie’s Centre da: Norman Foster, Zaha Hadid, OMA, e ancora l'architetto Steven Holl, autore del Maggie’s Centre di Londra inaugurato nell'autunno 2018. Come tutti i Maggie's Centres anche l'edificio progettato da Benedetta Tagliabue è unico nel suo genere.
È una costruzione di 400 mq, un padiglione giardino inserito nel complesso ospedaliero di Sant Pau, tra il vecchio e il nuovo ospedale. La sua forma insolita è nata a seguito delle ricerche condotte dagli architetti, è infatti ispirata alle ceramiche floreali esistenti nei padiglioni dell'ospedale Art Nouveau progettato da Lluís Domènech i Montaner. Allo stesso modo le piastrelle in ceramica verde che rivestono la copertura e le facciate in mattoni con inserti in ceramica smaltata, sono tutte scelte coerenti con la preesistenza e con l'idea di proseguire la lezione del maestro del modernismo catalano: creare spazi di particolare bellezza.
L'edificio si sviluppa su due piani e ogni camera offre una vista sul giardino e sugli edifici Art Nouveau dell'ospedale. Il pianoterra è aperto verso il giardino, è stato progettato come uno spazio flessibile con al centro una sala pranzo a doppia altezza, tutti gli spazi continui si possono separare grazie a porte scorrevoli in modo da adeguarsi alle esigenze degli ospiti. Sempre a pianoterra sono presenti l'ingresso, la cucina, una piccola biblioteca e una sala polivalente, all'esterno il percorso pavimentato mette in connessione diretta il centro con il reparto oncologico. Il progetto del giardino con muri, pergolati e vegetazione assicura privacy agli ospiti, anche se impegnati in attività esterne. Al piano superiore le camere sono distribuite intorno allo spazio centrale a doppia altezza della sala pranzo e hanno grandi finestre che recuperano il dialogo visivo con le costruzioni liberty dell'ospedale.
Crediti fotografici: Lluc Miralles