Il celebre architetto milanese compie un’aggiunta scultorea su un progetto che aveva compiuto a metà degli anni ’90, reinterpretando il complesso espositivo secondo una chiave fortemente contemporanea.
Definita “cometa” per la brillantezza del rivestimento argenteo, la copertura del polo congressuale introduce nello skyline un elemento paesaggistico che rievoca le cime dell’arco alpino retrostante e copre, come un lenzuolo, i fabbricati in cemento del polo fieristico.
Le scandole di alluminio riflettono la luce sia durante il giorno che di notte, facendo del Centro Congressi di Milano un meccanismo tecnologico scintillante all’interno del tessuto urbano dell’area di CityLife.
Crediti fotografici: Raffaele Cipolletta