L’intervento si insedia entro i grandi chiostri, si insinua tra corridoi e stanze originariamente riservate agli ecclesiastici, penetra in uno dei più celebri monumenti della città. Ma non esaurisce la propria forza entro le spesse facciate del complesso istituzionale: il progetto dello studio Idom mostra, verso il tessuto urbano consolidato, le nuove parti, i nuovi blocchi volumetrici integrati al memorabile comparto.
L’obiettivo è dialogare con i pesanti setti murari del seminario, fissandone le regole compositive, i principi costruttivi, le caratteristiche preminenti. Così un parallelepipedo di cemento intonacato di bianco ed un lato in vetro diviene una sorta di “occhio” incastrato nel lungo prospetto esposto a sud e stabilisce, concettualmente, un collegamento al volume retrostante caratterizzato da un rosone ubicato nella medesima posizione.
Questa addizione istituisce l’elemento iconico, l’aggiunta che sottolinea e rileva aspetti fondativi e stilistici e che serve, soprattutto, ad introdurre quanto accade entro i perimetri storici, dove la tipologia inizialmente impostata su grandi percorsi e corridoi di distribuzione viene rivisitata per garantire il doppio orientamento degli spazi amministrativi.
A nord-sud il cuore del complesso ospita le sale più rappresentative mentre la porzione est ovest funge da nodo di distribuzione per i dipartimenti.
Crediti fotografici: Idom