La grande sede di BolognaFiere diventerà sempre più un pezzo di città, specializzata non solo per grandi eventi espositivi ma più aperta ad altri utilizzi.
L’architettura del progetto Dal punto di vista architettonico, il progetto è caratterizzato da un basamento alto circa 10 metri, su cui si colloca il volume ospitante l’arena che raggiunge un’altezza di 25 metri.
Il volume e le facciate scenografiche rendono il nuovo padiglione un landmark di notevole impatto e, allo stesso tempo, semplice e ben inserito nel contesto del quartiere. Esternamente, infatti, il volume è avvolto da un “involucro dinamico”, una facciata che sfila tutto attorno al perimetro dell’edificio andando a racchiuderlo: una quinta urbana, su cui si potrà proiettare ciò che accade, mostrandosi quindi come una grande lanterna sospesa che racconta ai visitatori, ai tifosi e alla Città le attività che avvengono all’interno di esso.
Tra gli obiettivi del progetto, vi è la massimizzazione del piano terra per ottenere una superficie libera espositiva la più ampia possibile in modo da ospitare, a seconda delle necessità, il catino dell’arena o, quando viene parzialmente smontato, esposizioni fieristiche. Per questo motivo all’interno del padiglione si prevede la collocazione delle funzioni “fisse” permanenti – come gli ascensori, le scale, gli spogliatoi e i servizi – nelle ali laterali, mentre le funzioni “versatili” mobili – tra cui i campi di allenamento sportivo, parte delle sedute e la zona di hospitality pensata per accogliere il pubblico Vip durante le partite – nelle ali centrali. Grazie a questa distribuzione, il piano terra del padiglione potrà essere utilizzato in modo dinamico a seconda delle diverse configurazioni: sportiva, espositiva, congressuale e potenzialmente di pubblico spettacolo.
Il progetto prevede quindi la realizzazione di due corpi di fabbrica: il padiglione in cui viene ospitata l’arena e un edificio a destinazione espositiva, che può quindi fungere da padiglione satellite, ospitando funzioni aperte al pubblico della nuova arena.
L’Arena
Con una capienza indicativa di 10.000 sedute, l’Arena è stata pensata non solo con le caratteristiche di una struttura sportiva polifunzionale, ma anche per garantire efficienza e versatilità in caso di esposizioni fieristiche, con adeguate superfici e altezze libere. Il risultato è un impianto flessibile, non solo per quanto riguarda le dimensioni del campo – garantendo la conformazione base del campo da basket di 28×15 metri per la configurazione sportiva – ma anche il numero e la posizione delle tribune: grazie ad un rapido sistema di montaggio/smontaggio è possibile sia una diversa capienza dello spazio sia un incremento della visibilità del campo, garantendo la massima efficienza in ogni configurazione del padiglione, da quella sportiva a quella fieristica fino potenzialmente a quella di arena per eventi e spettacoli. Nella progettazione delle tribune le gradinate sono state avvicinate il più possibile all’area di gioco, per migliorare l’esperienza degli spettatori. A supporto di questo aspetto è stato tenuto conto delle linee guida internazionali e dei requisiti specifici della disciplina della pallacanestro rispettando i valori di visibilità imposti da FIBA e Eurolega.
Il progetto dell’arena prevede la possibilità di implementare il catino di spazi prestigiosi quali postazioni esclusive e sky box. Ricalcando inoltre le arene contemporanee europee e americane, lo sviluppo del progetto porrà particolare attenzione agli spazi riservati a pannelli e visori destinati alla grafica, a scenografie e alle comunicazioni pubblicitarie, integrando l’intervento senza interferire con la visibilità del pubblico.
L’accessibilità all’arena sarà garantita sia da Piazza A. Moro, utilizzando in parte gli accessi esistenti al quartiere fieristico per il quale lo sviluppo del progetto ne prevederà una potenziale riorganizzazione, che da viale della Fiera sfruttando gli accessi carrabili, così da garantire una distinzione dei flussi di accesso. In ambito strutturale saranno privilegiati l’impiego di materiali locali, naturali, riciclati o riciclabili, tecnologie e processi efficienti, la manutenzione programmata e la demolizione selettiva e il recupero di materiali e componenti a fine vita.
Tecniche innovative per ottimizzare il consumo energetico
Dal punto di vista ambientale, si adotteranno tecniche con l’obiettivo di minimizzare/ottimizzare il consumo energetico e di neutralizzare le emissioni residue grazie al corretto utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
A supporto di un approccio sempre più orientato alla logica waste-less, particolare attenzione è stata data sia alla gestione delle risorse idriche dell’impianto sportivo sia delle risorse elettriche; nel primo caso la strategia è orientata alla predisposizione di apparecchiature idriche a basso consumo e al contempo all’utilizzo di risorse idriche alternative non potabili, come il recupero di acqua piovana. Nel secondo caso, per garantire l’efficienza energetica degli impianti elettrici, sono previste soluzioni, tra cui utilizzo di sorgenti luminose a LED per tutti gli impianti e inoltre sistemi “intelligenti” per il controllo degli stessi.