Alto 36 piani, l’edificio permette l’integrazione tra design e paesaggio tramite l’articolazione della sua facciata organica, le ampie viste sulla città rese possibile dalle ampie aperture vetrate, interni pensati come “living landscape” declinati nelle due tipologie di appartamenti e la trasparenza e la connettività con i giardini al piano terra per mezzo di una struttura sopraelevata sostenuta da un sistema aperto.
La facciata della Ardmore Residence è il risultato di una minuziosa progettazione, in cui lungo una linea continua si intrecciano elementi strutturali con balconi e vetrate.
Il modello facciata si ripete ogni quattro piani, mentre il vetro arrotondato crea angoli senza colonne, fondendo, visivamente, gli spazi interni con i balconi esterni. L’intreccio di linee e superfici avvolgono gli appartamenti, incorporando gli schermi solari e determinando la continuità formale dell’edificio.
All’interno i 58 appartamenti sono pensati come “living landscape” con spazi ridefiniti e ampliati per offrire diverse possibilità di utilizzo agli abitanti. Ampie vetrate e balconi a doppia altezza mettono in comunicazione l’interno con l’esterno.
La distribuzione interna degli appartamenti, che partono dall’ottavo piano, è stata pensata per aumentare la quantità di luce diurna e sfruttare appieno la vista panoramica, ampliando la percezione spaziale degli interni.
Al di sotto degli appartamenti una struttura sopraelevata consente l’organizzazione dei servizi comuni mantenendo connettività e trasparenza con il contesto.
Crediti fotografici: Iwan Baan.