L’Apple Campus 2 di Cupertino - realizzato dallo studio Foster + Partners - si configura come un monolite circolare di 260.000 mq le cui parti opache sono rivestite con un cladding scuro, un rimedio stilistico in linea con l'obiettivo generale del campus di "fornire un ambiente sereno che rifletta i valori di innovazione, facilità d'uso e bellezza."
Il nuovo Campus è destinato ad uso uffici, ad edifici per la ricerca e lo sviluppo per circa 2.200 dipendenti lungo North Tantau Avenue, offrendo flessibilità per soddisfare le future esigenze aziendali.
Inoltre, la pianta del sito privilegia il trasporto multimodale, focalizzando l’attenzione sui molteplici accessi ciclopedonali al parco ed un’ampia disponibilità di parcheggi. Nel’ottica di creare un legame con l’intorno, il Campus prevede anche delle aree dedicate alla Public Art, comprendente quattro zone in cui la Società prevede di installare opere d'arte.
L'edificio inverte la relazione convenzionale tra costruito e spazio aperto: l’edificio non è inserito nel paesaggio, bensì quest’ultimo è ambientato nell'edificio, il quale crea un giardino recintato accessibile solo alla “selezione” - una metafora appropriata per l'ecosistema virtuale di Apple.
Il campus è realizzato per essere "net-zero energy", compensando l'uso di energia con circa 65 000 mq di pannelli solari collocati sul tetto (sufficienti a generare 8 megawatt di energia), oltre ad un sistema impiantistico favorevole all’uso di energia solare e del vento ed un sistema di vetrate che ben risponde alle esigenze climatiche.
Inoltre, il progetto sostituisce l'asfalto esistente e l'hardscape con oltre 100 acri di spazio verde che ricorda il paesaggio naturale della California, compreso l'uso di vegetazione autoctona e resistente alla siccità, mentre il piano di utilizzo del suolo compatto riduce l’impatto dell’edificio e del parcheggio.
L’uso di acqua di recupero va a ridurre al minimo l'uso di acqua potabile e migliorare, al contempo, il deflusso aumentando le superfici permeabili.