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8 luglio 2016

Piuarch si aggiudica l’incarico per il Centro Congressi Ekaterinensky di Krasnodar

Lo Studio milanese presenta il progetto per il nuovo polo culturale della cittadina Russa.

Piuarch si è aggiudicato l’incarico per la realizzazione del nuovo Centro Congressi Ekaterinensky di Krasnodar (Russia). Posto sulle sponde del fiume Kuban, si tratta di un importante complesso culturale che si sviluppa su tre livelli per una superficie complessiva di 2.840 mq. L’edificio ospita una sala congressi con una capacità di 720 posti - modulabili in differenti configurazioni - un foyer, un ristorante, un bar e locali di servizio, oltre ad offrire punto di osservazione sulla baia del fiume e una nuova piazza pedonale sul lato città dove è posto l’ingresso al centro.
L’edificio è arricchito da terrazze in copertura e spazi all’aperto al piano terra, dove si ampliano le funzioni interne. Il progetto ha inoltre offerto a Piuarch l’occasione di ridisegnare il rapporto tra città e lungo fiume: ridefinendo il waterfront, ponendo in relazione la natura acquea e verde col tessuto urbano costruito, riconfigurando la porta d’accesso della città al fiume. Krasnodar è una città di 829.000 abitanti della Russia meridionale, capoluogo della regione omonima. La città sorge nella pianura caucasica sul fiume Kuban, non lontano dalle coste del Mar Nero e dalle propaggini settentrionali del Grande Caucaso.

Il contesto urbano e naturale dove sorgerà il complesso non presenta un disegno unitario, essendo frutto della stratificazione disordinata degli ultimi decenni. In questo scenario Piuarch ha inteso ridefinire il rapporto tra vie d’acqua, verde e griglia urbana. Il risultato è un complesso che presenta un fronte sinuoso, morbido, organico che stabilisce una relazione con il fiume, lasciandosi permeare dalla luce. L’ingresso dell’edificio - posto sul lato della città - è invece caratterizzato da un fronte lineare e geometrico che si pone in dialogo con la maglia artificiale del costruito.

Il Centro Congressi Ekaterinensky vuole essere un nuovo punto di riferimento architettonico e funzionale per l’area che si affaccia sul fiume Kuban e per tutta la città di Krasnodar. Inserito nel verde sulla riva del fiume, a diretto contatto con l’area dei parchi pubblici da una parte e tangente ad una grande arteria stradale che lo collega al resto della città dall’altra, il nuovo edificio subisce l’influenza di due aspetti cardine della morfologia urbana in cui è inserito: la natura e la città costruita. Da un lato la griglia del tessuto urbano taglia il nuovo volume in modo netto sul lato d’ingresso, mentre sul lato opposto l’edificio si snoda lungo un perimetro fluido che armonizza l’incontro tra gli spazi esterni con quelli interni del centro congressi. L’edificio si sviluppa su tre livelli ed è arricchito da terrazze in copertura e spazi all’aperto al piano terra. La grande hall di ingresso si sviluppa in altezza per tutti i piani mettendo in comunicazione le diverse aree funzionali. La facciata su strada, caratterizzata dai grandi brise-soleil in rame ossidato, diviene un elemento di forte riconoscibilità. Sul lato verso il fiume invece la sinuosità del profilo è accentuata dall’utilizzo di vetrate curve che seguono l’andamento del perimetro, di notte l’edificio si trasforma in una “lanterna”, un landmark visibile da tutto il lungo fiume.

Il progetto prevede la realizzazione di una superficie lorda di 2.840 mq distribuita su tre livelli e divisa nelle due funzioni principali di centro congressi e ristorante. Sono presenti inoltre aree esterne per circa 1.570 mq divise in terrazze per il ristorante in copertura (570 mq.) e spazi all’aperto al piano terra per l’area d’ingresso e per le aree catering a lato della sala congressuale (1.000 mq). Per poter sfruttare al massimo lo spazio interrato (la falda è situata a circa 4.5mt di profondità) tutto l’edificio si appoggia su un volume che fuoriuscendo dal piano della strada odierna permette di realizzare due piani interrati contenenti parcheggi (con circa 100 posti auto), locali tecnici e locali di servizio. Il volume degli interrati fuoriesce di 1,5 m dal piano stradale e la sua copertura diventa il podio sul quale si erige l’intero edificio. La grande hall d’ingresso si sviluppa in altezza per tutti i tre piani e si affaccia sulla strada, mette in comunicazione tutte le funzioni all’interno dell’edificio diventando, al di là della facciata caratterizzata dai grandi brise-solei, un elemento che garantisce riconoscibilità all’ingresso del centro congressi. Il corpo centrale dell’edificio contiene tutti i servizi e i sistemi di collegamento verticale e divide l’area d’ingresso dalla sala plenaria (con tutte le funzioni ad essa collegate) e dal ristorante situato al secondo ed ultimo piano. Le linee curve del volume, gli spazi aperti e multifunzionali degli interni e gli affacci sul fiume sono gli elementi caratteristici dell’area congressuale che trova, attorno alla sala, aree destinate ai meeting privati, uffici di rappresentanza e catering. La sala ha una superficie di 700 mq e, tramite l’ausilio di pareti mobili insonorizzate, può essere divisa in modo da garantire molteplici configurazioni: sala plenaria da 720 posti; 3 sale in parallelo da 200 posti; 6 piccole sale da 60 posti; o configurata in una sala totalmente libera per cene di gala o serate danzanti. L’altezza interna di circa 9 metri permette un’ottima visuale da parte del pubblico e un’ampia possibilità di allestimenti. Al primo piano sono situate le cabine traduttori e la regia. Sulla sala, caratterizzata dalla doppia altezza, si affaccia il primo piano che occupando solo parzialmente il volume è destinato ad aree polifunzionali per meeting privati e/o catering con la presenza del bar sul lato della hall. Le aree di servizio – cucina e ristorante al secondo piano, bar al primo e i magazzini ai piani interrati - sono collegate verticalmente da un ascensore e da scale di servizio così che, ad ogni tipologia di evento, sia garantita la connessione funzionale tra i diversi livelli.

Le facciate sono vetrate per l’intero involucro ma se la facciata d’ingresso che chiude la hall è caratterizzata da una griglia rigorosa, le facciate verso il fiume seguono, con una scansione verticale, la sinuosità del volume dell’edificio. La griglia sulla prima facciata determina il disegno dei brise-soleil a protezione della facciata stessa mentre la sinuosità della seconda è accentuata dall’utilizzo di vetrate curve posate in verticale lungo l’andamento curvilineo. Nel brise-soleil la rotazione delle lamelle secondo il loro asse verticale permette di avere una dinamicità dell’intero disegno di facciata. La profondità del brise-soleil è tale da proteggere la hall rivolta ad est dall’irraggiamento solare. Nella facciata curva la concavità verso l’esterno delle vetrate consente di ottenere un maggior movimento nei riflessi dando più fluidità all’involucro esterno. All’uso di una finitura materica come il rame ossidato - carico di riflessi metallici per i brise-soleil sul lato ingresso - si contrappone all’uso del vetro con i suoi riflessi dai colori naturali delle facciate curvilinee sui lati del parco e del fiume. Di notte l’involucro totalmente vetrato fa sì che l’edificio diventi una vera e propria lanterna trasformandosi un landmark visibile da tutto il lungo fiume.

L’intervento per la realizzazione del centro congressi ha come diretta conseguenza un ripensamento estetico/funzionale degli spazi dell’immediato intorno con la doppia funzione di sostenere la qualità del progetto e di migliorare la qualità del waterfront. Nelle aree verdi si prevede il mantenimento degli alberi esistenti ridisegnando i giardini sottostanti e parte gli argini del fiume. Vengono introdotti elementi funzionali come percorsi curvilinei con aree di sosta con vista sul fiume, spazi gioco per bambini, aree terrazzate sul fiume e una piccola arena per spettacoli all’aperto. Verso la città invece si prevede il ridisegno dell’area con la creazione di una piazza pedonale. Tutta l’area lungo il fiume è pedonale così da essere maggiormente integrata con il sistema dei parchi attorno e collegata al grande asse pedonale della Postovaya ul. L’accesso alle auto è consentito solo per raggiugere i parcheggi degli edifici.

Per poter garantire la massima efficienza energetica, l’involucro è stato progettato con le pareti perimetrali formate da vetri camera che garantiscono bassi valori di trasmittanza termica e con un tetto giardino che garantisce un effetto termico equilibrante. La facciata esposta ad est è caratterizzata dall’impiego di brise-soleil che proteggono la grande hall dall’irraggiamento solare estivo. Il progetto degli impianti tecnologici è finalizzato al risparmio energetico e alla riduzione dei costi di gestione e di esercizio.
Vai alla scheda dello studio di progettazione: PIUARCH