Una struttura architettonica per lo svolgimento di arti e mestieri propri della produzione teatrale
A pochi giorni dall’assegnazione del Leone d'oro alla carriera della Biennale Teatro 2023 ad Armando Punzo, l’architetto Mario Cucinella, noto per la sua ricerca sulla sostenibilità ambientale, all’interno della Fortezza Medicea di Volterra, ha presentato giovedì 26 gennaio il progetto della sala teatrale polivalente della Casa di reclusione di Volterra, ideato dallo Studio MCA – Mario Cucinella Architects, in partnership con la Compagnia della Fortezza.
Il progetto, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, nasce dalla necessità di realizzare all’interno del carcere di Volterra uno spazio adeguato allo svolgimento di attività teatrali formative e professionalizzanti per i detenuti. Partner del progetto è la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, che da 35 anni dirige il lavoro di una delle più importanti esperienze teatrali europee e che da sempre persegue l’obiettivo di veder realizzato un teatro vero e proprio all’interno del carcere di Volterra.
IL PROGETTO
Dal punto di vista formale, il progetto è pensato per permettere lo svolgimento delle arti e dei mestieri del teatro: la struttura è completamente rimovibile, rispettosa della cornice storica di Volterra e in armonia con il contesto circostante. L’intervento si traduce in un padiglione di 400 mq con capienza di 250 posti che - grazie alla modularità della sua struttura – garantirà flessibilità nell’uso degli spazi: all’interno, infatti, si potranno svolgere le attività proprie della produzione teatrale, incluse quelle professionalizzanti e spendibili sul mercato del lavoro. Inoltre, un ingresso che collegherà in maniera più agevole l’esterno con l’interno consentirà la fruizione degli spettacoli da parte del pubblico durante tutto l’anno. Il teatro diventerà così spazio di confine che rappresenterà concretamente e simbolicamente l'osmosi tra il “dentro e il fuori”.
Partendo dall’idea di leggerezza e trasparenza, la sala sarà realizzata con un approccio sostenibile, utilizzando tecnologie a secco e materiali naturali per consentire il rapido montaggio/smontaggio. Nel processo di progettazione sono stati tenuti in considerazione i parametri ambientali – come ad esempio un’adeguata temperatura a seconda della stagione, una corretta illuminazione e acustica e una buona qualità dell'aria - in grado di influire sui livelli di comfort dei futuri utenti e sulla performance energetica dell’edificio, traendo vantaggio dal particolare contesto microclimatico delle colline dell'Alta Val di Cecina.
Per quanto riguarda le strategie climatiche passive, il sistema strutturale del nuovo padiglione - composto da centine in legno lamellare - permetterà di offrire durante tutto l’anno livelli di protezione solare appropriati. Relativamente alle strategie attive, per il condizionamento dell’edificio è stato proposto un sistema per minimizzare le dispersioni termiche e garantire un elevato confort. Il progetto è quindi concepito come una macchina scenica e bioclimatica, che consentirà lo svolgimento delle attività teatrali all’interno di uno spazio dagli elevati livelli di benessere ambientale e visivo.
Un progetto con una forte valenza culturale e sociale che guarda al futuro. Così nelle parole di Mario Cucinella e Armando Punzo: “Attraverso questa iniziativa il Teatro del Carcere di Volterra può diventare un riferimento anche per altre città e realtà carcerarie; un modello di carcere che si trasforma in istituto di cultura, luogo di produzione teatrale e laboratorio di umanità. Un progetto che favorisce un percorso non solo per la formazione professionale e culturale dei detenuti, secondo le loro abilità e attitudini, ma anche il loro reinserimento nel mercato del lavoro”.