Situato in una posizione privilegiata della città e sorto nell’ambito delle trasformazioni urbanistiche attuate con la nascita del Regno d’Italia, il Palazzo è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione architettonica e di interior design che lo ha trasformato in un edificio residenziale high-end.
A pianta rettangolare, l’edificio è composto da 6 piani di cui 5 fuori terra, per una superficie complessiva di circa 9.300 metri quadrati.
Vincolato dai Beni Culturali e Paesaggistici, il progetto di ristrutturazione architettonica è stato in gran parte filologico conservativo: la facciata è stata riportata al suo aspetto originario per quanto riguarda la scansione cromatica dei diversi livelli mentre la sopraelevazione verso il lungomare è stata eliminata mantenendo di quel corpo la quinta di facciata originale.
Per quanto riguarda il restyling degli ambienti interni, la scansione funzionale dei diversi piani ha mantenuto la destinazione commerciale e uffici al piano terra, mentre i livelli superiori sono tutti destinati a residenza.
Il progetto delle aree comuni interpreta il carattere dell’edificio ispirandosi ai materiali e ai decori esistenti. La pavimentazione della scala principale, in parte rifatta, è in seminato con inerti simili agli originali esistenti, la porta vetrata dell’atrio d’ingresso riprende motivi déco in ferro. Nei pianerottoli delle scale, simili motivi ricorrono a pavimento e dialogano nei controsoffitti con gole luminose dalla geometria corrispondente.
L’illuminazione, infine, ha un carattere “teatrale” che risuona con le finiture e i materiali impiegati: il volume in legno dell’ascensore centrale, l’oro/ottone della cabina, i corrimani in ottone spazzolato, il marmo dei gradini e dei pianerottoli, il nuovo desk della portineria e il casellario della posta.
Crediti fotografici: Lombardini22, Beppe Raso