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8 giugno 2023

La nuova guida per opere geotecniche e infrastrutture in argilla espansa Leca

All’interno della monografia, con la consueta impostazione adottata dalla manualistica di Laterlite, ricca di riferimenti e dettagli costruttivi, sono descritte le caratteristiche fisiche e meccaniche dell’argilla espansa, i principali campi d’impiego nel settore della geotecnica e delle infrastrutture, le raccomandazioni per la posa in opera e le modalità per il controllo della qualità in sito.
L’impiego specifico in questo campo  risale ai primi anni Sessanta in molti paesi europei e ai primi anni Ottanta in Italia con la realizzazione di rilevati stradali, autostradali e aeroportuali alleggeriti. 
L’argilla espansa possiede infatti proprietà tali da risultare spesso una soluzione semplice per complessi problemi dell’ingegneria civile: grazie al peso contenuto, all'elevata resistenza meccanica e alle ottime capacità drenanti i riempimenti in argilla espansa permettono di limitare notevolmente i carichi e le sollecitazioni imposte al terreno o alle strutture interagenti, riducono sensibilmente il rischio di instabilità, favoriscono il drenaggio dell’acqua sotterranea. 
Tra le sue applicazioni d’elezione in ambito geotecnico rientra ad esempio la creazione di rilevati leggeri soggetti a traffico veicolare, dove l’obiettivo è di garantire in primo luogo la stabilità del sistema nel rispetto delle condizioni limite ultime e di contenere i cedimenti o deformazioni a breve e lungo termine a valori tali da assicurare il corretto funzionamento dell’opera nel corso della vita utile, ambito in cui le caratteristiche dell’argilla espansa Leca rappresentano una soluzione efficace a problematiche talvolta anche molto complesse quali la presenza di terreni di fondazione caratterizzati da scadenti proprietà meccaniche o di pendii prossimi alle condizioni limite di stabilità. 

Un ulteriore ambito di particolare complessità in cui l’argilla espansa Leca trova utile applicazione è quello della realizzazione di fondazioni compensate, tecnica generalmente impiegata nelle condizioni in cui la nuova opera venga realizzata su terreni comprimibili al fine di limitarne i cedimenti a lungo termine che altrimenti risulterebbero inammissibili. volte più leggera rispetto al terreno naturale. 

Accanto alle opere geotecniche più complesse come quelle accennate, la nuova Guida illustra ulteriori possibilità applicative fra cui il riempimento di strutture di contenimento e opere di sostegno, il riempimento di cavità sotterranee, l’allettamento di tubazioni e l’interramento di serbatoi, la realizzazione di trincee drenanti e sistemi di protezione passiva e vie di fuga, tutte illustrate nel dettaglio e completate da chiare indicazioni circa modalità costruttive e riferimenti normativi.


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