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11 febbraio 2019

It’s Architettura firma il progetto per Confcooperative

La società fondata nel 2016 da Alessandro Cambi, Francesco Marinelli e Paolo Mezzalama con sedi a Roma, Parigi e Ginevra, ha concluso l’intervento per la nuova sede di Confcooperative, un progetto che riunisce le sedi di una delle principali associazioni di cooperative italiane rilanciano al contempo l’area di via Torino a Roma.
In zona Termini, al numero 153 di via Torino, si è concluso un importante progetto di recupero di un edificio ottocentesco in cui qualità architettonica, la sostenibilità e l’innovazione costituiscono la cifra stilistica dell’intero intervento. Inoltre, il programma ha previsto anche la rigenerazione degli spazi dell’adiacente Palazzo della Cooperazione, situato in via Torino 146. 

Il progetto mirava a ricreare un equilibrio rispetto ai diversi tempo che convivono nell’edificio, creando una dialettica tra tracce originarie e segni contemporanei: il confronto tra due momenti differenti, quello storico da un lato, rintracciato attraverso il recupero della struttura tipologica oggi liberata da tutti gli elementi che ne compromettevano l’identità, e quello moderno dall’altro, introdotto attraverso l’uso di materie leggere e contemporanee, ha dato vita a una dialettica innovativa in cui brani di mura storiche si alternano a sottili pareti di vetro e materie classiche come il marmo che si accostano a materia leggere come l’alluminio riflettente. 

Punti chiave del progetto sono stati l’utilizzo del Bim per un controllo digitale delle diverse fasi costruttive, la sostenibilità, impianti tecnologicamente avanzati per ridurre i costi di gestione e le emissioni di Co2 e, infine, la realizzazione di spazi open space e aree condivise in un’ottica di smart working. 

Il gruppo Confcooperative è una realtà aziendale articolata, con identità molteplici che cooperano all’interno di un’unica struttura; questa duplice natura, univoca e specifica, ha indirizzato il progetto verso un linguaggio neutro in grado creare un’immagine riconoscibile della società, ma anche di poter accogliere le diverse esigenze delle differenti realtà professionali presenti” – hanno raccontato gli architetti. 

Crediti fotografici: It’s Architettura
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Vai alla scheda dello studio di progettazione: IT'S ARCHITETTURA