E’ stato recentemente inaugurato a Chongqing, alla presenza delle maggiori cariche istituzionali della municipalità, il più grande Centro per attività sportive indoor della Cina, lo Sports & Entertainment Hub, sviluppato dal gigante cineseXinxing Cathay International Group.
Il gruppo cinese ha affidato a Progetto CMR il delicato compito di gestire la fase esecutiva e la direzione lavori sia dello Sports Hub che dell’intero complesso in cui è inserito, il Jihua Park, per un’area complessiva di 622,000 mq.
Il Jihua Park di Chongqing è il primo dei Destination Centres costruiti dalla Xinxing Cathay Group ad avere aperto i battenti al pubblico, inaugurando una nuova era dello Shopping village: i Destination Centres si ispirano infatti al concetto di Retail-tainment per diventare dei veri e propri luoghi esperienziali a 360 gradi, dove shopping, divertimento, sport e relax si uniscono in un unico polo, grazie alla presenza, oltre allo Sports Hub, di un fashion village, di un albergo di lusso, di spa e di un centro congressi. Questa scelta è stata dettata dalla forte volontà di creare un luogo che risponda alle nuove richieste della classe media cinese, sempre più attenta alla qualità dell’esperienza e proiettata alla ricerca di quel “qualcosa” di nuovo e unico che la coinvolga e che la spinga a tornare. Si deve proprio a questo approccio la decisione di aprire come prima struttura lo Sports Hub, e non i negozi, a sottolineare la valenza innovativa del progetto.
“Sono veramente molto soddisfatto di questo risultato, che dimostra ancora una volta come un sapiente gioco di squadra, con un equilibrato mix di competenze e professionalità, possa fare veramente la differenza – afferma l’architetto Massimo Roj, AD di Progetto CMR – Il progetto del Destination Centre di Chongqing rispecchia perfettamente la mia personale idea sulla tendenza del mondo del retail di oggi: se si vuole davvero far leva sull'esperienza dell’acquirente, non si può più restare ancorati al concetto dei centri commerciali così come disegnati venti anni fa. Il mondo si evolve e le necessità cambiano: in un universo dove il mondo virtuale è sempre più parte delle nostre vite, bisogna offrire qualcosa di più, qualcosa di nuovo, qualcosa di sinceramente stimolante, capace di far uscire le persone dalle loro case e far loro riscoprire il piacere di un’esperienza coinvolgente, disegnata su di loro”.
All’interno dello Sports Hub, il percorso tocca una grande varietà di universi sportivi unici, spaziando dalle pareti per arrampicate, attrezzate per diversi livelli di difficoltà, al windsurf sulle onde e alle camminate tra le rocce e ponti tibetani, fino all’indoor skydiving, in un’atmosfera avvincente, ricca e stimolante.
Per lo Sports Hub, Progetto CMR è stata incaricata di coordinare il team creato appositamente per questo lavoro, che ha riunito fornitori e consulenti sia locali che stranieri per ciascuna delle attività sportive del centro. Lo staff locale della società di progettazione milanese ha anche seguito da vicino i lavori del cantiere, con regolari sopralluoghi a Chongqing e incontri con i responsabili del cantiere, al fine di garantire la massima qualità architettonica e costruttiva, nel rispetto delle normative locali e internazionali in materia. Il risultato è un impianto di altissimo livello, il primo di queste dimensioni e caratteristiche in Cina, in linea con le aspettative del Cliente che puntava, con questo progetto, a fornire al visitatore un’esperienza unica e irripetibile, facendolo sentire il vero protagonista di questo mondo di divertimento e scoperta continua.
In quest’ottica, la logica dei classici centri commerciali, intesi come spazi chiusi, spersonalizzati e freddi, viene superata da una nuova visione disegnata sul visitatore e per il visitatore, il cui intrattenimento, vero obiettivo ultimo dei Destination Centre, può essere raggiunto non solo con una semplice passeggiata tra i negozi, ma anche con una giornata all’insegna dello sport, una sosta alla spa, una notte in albergo.
L’architettura riveste una fondamentale importanza in un simile progetto: la cornice deve essere infatti studiata per rendere il luogo piacevole da vivere, non solo per le attività che offre, ma anche per l’atmosfera che vi si respira. Per questo motivo, si è deciso di uscire dalle pareti limitanti del centro commerciale tradizionale, optando per il “villaggio” all’aperto, costruito seguendo gli stili tipici della tradizione cinese, inserendosi naturalmente nel contesto in cui sorge: ad esempio, l’area del fashion village è realizzata con edifici bassi, sul modello dei siheyuan, i classici edifici a corte; per l’albergo, invece, è prevista una struttura circolare che richiama i tulou, le abitazioni tipiche del Sud della Cina.
Conclude l’arch. Massimo Roj: “Sono molto contento del contributo che Progetto CMR ha potuto offrire in un paese come la Cina, dove l’Italianità è un valore aggiunto importante, considerata come sinonimo di innato senso estetico, arte e alta qualità della vita. Dopotutto, Le Corbusier diceva “L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione!””