Nel rispetto delle norme della Delibera 48/2006 del Comune di Roma, che stabiliscono quote crescenti di copertura del fabbisogno energetico tramite fonti rinnovabili e sistemi di contenimento, l’intervento utilizza soluzioni passive e materiali ecologici e fotocatalitici, produce energia tramite sistemi fotovoltaici, accumula le acque meteoriche per l’irrigazione del parco.
L’attenzione alla sostenibilità si esprime in particolare in termini di ecoefficienza: lo studio attento dell’orientamento e dell’irraggiamento solare; le soluzioni tecniche di isolamento dell’involucro in cemento armato prive di ponti termici; il controllo della trasmittanza tramite componenti di facciata evolute e semplici terrapieni esaltano il comportamento passivo degli edifici.
In particolare il controllo della radiazione solare ha comportato il disegno di brise-soleil orizzontali fissi che, grazie alla diversa angolazione, proteggono le facciate vetrate esposte ad est/sud/ovest dall’irraggiamento solare in estate, consentendo l’ingresso della luce naturale in inverno. Analoga funzione viene svolta dai lucernari in copertura. A questi si aggiungono brise-soleil verticali mobili che schermano le facciate vetrate sui fronti sud e ovest, proteggendo gli spazi di studio e lettura anche dall’introspezione dal e verso il parco. Inoltre terrapieni sul lato nord e tamponature realizzate con blocchi Porotherm Bio, rispondenti alla Direttiva Europea sull’efficienza energetica degli edifici, isolano gli edifici contenendo le dispersioni termiche in inverno.
Per l’isolamento delle strutture in cemento armato, sia in orizzontale che – tramite un doppio getto – in verticale, sono stati impiegati pannelli in fibre di legno di abete mineralizzate disposti “a sandwich” senza ponti termici, con capacità di accumulo termico 20 volte superiore a quello dei comuni isolanti.
Le stesse pareti in c.a. sono state trattate, sia all’interno che all’esterno, con pittura ecologica Cimax Ecosystem Paint, autopulente a base di TX Active fotocatalitica con biossido di titanio, che svolge azione antismog, antibatterica ed autopulente.
Per le grandi facciate vetrate sono stati utilizzati profili Schuco Fassaden in alluminio a taglio termico e vetrocamera con isolamento in politermide, con valori di trasmittanza termica pari a 1.65 W/m2K.
Per quanto concerne i sistemi attivi, sono stati impiegati: impianti meccanici di climatizzazione costituiti da apparecchi che utilizzano gas frigorigeni privi di CFC, con impatto nullo su ozono ed effetto serra, assicurando buone prestazioni e contenimento dei consumi energetici tramite sistemi di “recupero dinamico” dell’energia; apparecchi illuminanti a basso consumo, alte prestazioni e lunga durata – ioduri metallici, fluorescenti e Led sia all’interno che per l’illuminazione del parco – i cui requisiti superano le normative vigenti in ordine alla riduzione delle sostanze pericolose nelle apparecchiature, lampade e rifiuti derivanti. Per la climatizzazione, ad eccezione della sala del teatro dotata di un impianto a tutt’aria con ricircolo, gli open space sono stati trattati con impianti a pannelli radianti a pavimento associati ad impianti di raffrescamento con ventilconvettori, alimentati da tre distinte centrali di produzione dell’acqua calda e refrigerata con gruppo a pompa di calore ad inversione di ciclo.
Sono stati realizzati inoltre quattro impianti fotovoltaici: tre sui grandi alberi tecnologici per 10,26 kWp e una produzione energetica totale di circa 13.500 kWh/anno, a cui si aggiunge l’impianto sulla copertura del Teatro per 7,84 kWp e una produzione energetica totale di circa 11.500 kWh/anno.
La produzione energetica complessiva è di circa 25.000 kWh/anno, pari ad oltre il 20% del fabbisogno dell’intero complesso con un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 13.000 kg/anno.
Infine, in considerazione delle questioni connesse a manutenzione e gestione degli spazi aperti, si sono definiti con particolare attenzione i materiali di pavimentazione e le essenze arboree. Al criterio della ecocompatibilità, ovvero della massima estensione delle superfici drenanti, si è associata l’economicità e la facilità di manutenzione o della semplice sostituzione.
In particolare per le sistemazioni a terra si prevedono: pavimentazioni in terra stabilizzata con inerti di vario colore e grana e additivi certificati, getti in cls con inserti di travertino a disegno, getti in cls con ciotoli e pietrisco, doghe in legno e naturalmente terrapieni e tappeti erbosi. Tra questi ultimi, svolgono un ruolo particolare le “bolle verdi”, disposte sul lato sud in funzione di ombreggiamento, filtro visivo e protezione dai venti prevalenti.
Per quanto concerne le alberature, oltre alla cura del filare dei Pinus pinea, sono stati messi a dimora 40 nuovi individui: Quercus ilex sul perimetro verso la Riserva naturale; tre grandi Ginkgo biloba a marcare l’ingresso alla piazza d’acqua; un mix di Acer platanoides “Globosum” e Acer buergerianum per i boschetti tra piazza d’acqua e Emeroteca e tra questa e la Mediateca.
Le aree a verde sono irrigate tramite il recupero delle acque meteoriche, raccolte in 4 grandi vasche sotterranee, per un totale di circa 250.000 litri.
da Modulo 385