Per la nota classifica britannica Times Higher Education (THE), l’Università friulana è tra i trenta migliori giovani atenei al mondo. Tra le eccellenze le materie sanitarie.
L’obiettivo dell’intervento che sta seguendo Progetto CMR, arrivato alla fase di
progettazione definitiva, è la realizzazione della nuova sede del Dipartimento di Area
Medica da edificare sull’area dell’ex convento dei Frati Cappuccini di piazzale Kolbe a
Udine. L’edificio si articola in due corpi distinti, uno dedicato alle aule e uno ai laboratori, e
ospiterà anche gli uffici dei docenti che di affacceranno, seguendo la planimetria a corte
dell’ultimo piano, su un giardino pensile.
L’impianto planivolumetrico è caratterizzato da una marcata razionalità che identifica,
secondo il principio “inside-out”, le due funzioni principali delle aule e dei laboratori.
L’architettura ha un disegno essenziale che valorizza gli elementi costruttivi prefabbricati e
il ritmo delle aperture; la pensilina di accesso e le scale di sicurezza esterne completano
l’edificio da un punto di vista funzionale, e lo caratterizzano nella sua struttura compositiva,
attraverso l’uso del colore.
Dal punto di vista costruttivo l’edificio risponde alle più recenti normative in campo sismico,
attraverso la previsione di messa in opera di dissipatori finalizzati a diminuire la
trasmissione delle azioni sismiche lungo lo sviluppo verticale della struttura.
“È al contempo sfidante ed entusiasmante lavorare a questi nuovi spazi. Da un lato
dobbiamo prevedere le massime performance tecnologiche dell’edificio e la versatilità
degli spazi per le numerose attività formative e di ricerca che qui si svolgeranno, sia in
presenza che da remoto“, spiega Massimo Roj, amministratore delegato di Progetto
CMR, “Dall’altro, lavoriamo al rapporto con la città di Udine che si sta trasformando e
migliorando per accogliere al meglio le giovani intelligenze sostenendo uno sviluppo
virtuoso di questo quartiere.”
L’intervento è destinato a rappresentare un punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo
dell’area e di questa parte di città. Uno degli obiettivi del progetto è proprio quello di
rendere virtuoso il complesso sistema di iterazioni tra i due corpi di fabbrica – aule e
laboratori – della nuova architettura, con gli spazi esterni e con il contesto urbano,
mantenendo un alto grado di flessibilità.
Il progetto è coerente con i principi guida dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) oltre che con
i criteri di valutazione dei principali protocolli di certificazione ambientale, confermando di
poter raggiungere un elevato livello di sostenibilità.
In particolare, l’edificio verrà certificato LEED secondo il protocollo “Rating System
Building Design and Construction for New Construction”, e l’assetto planimetrico delle
sistemazioni esterne sarà configurato con l’obiettivo della più ampia salvaguardia delle
essenze arboree esistenti.