Dal classico telaio "montanti e traversi" delle facciate continue, ai fissaggi puntiformi, al patch fitting, ai fissaggi strutturali in vetro
Il grande fascino del vetro è nella sua capacità di essere attraversato dalle ondee elettromagnetiche, scomponendole nei singoli elementi luce e calore, ognuno dei quali può essere lasciato passare, assorbito o riflesso in misura variabile. Con l'avvento del sistema float, introdotto nel 1959 dalla Pilkington, è iniziato il percorso di messa a punto, all'interno del ciclo produttivo, di una serie di espedienti mirati al controllo delle caratteristiche ottiche, del fattore solare, dell'effetto-serra e delle proprietà termiche delle lastre vetrate. Per aumentare le prestazioni delle lastre è risultato necessario, in prima istanza, agire sulla capacità di riflessione e sulla presenza di intercapedini.
Ai più grossolani cristalli pirolitici si sono poi affiancati cristalli magnetronici selettivi o basso-emissivi, che, attraverso l'applicazione per polverizzazione catodica in campo elettromagnetico e sotto-vuoto di ossidi metallici selezionati, sono in grado di determinare analitica mente la quantità e la qualità della riflessione energetica.
L'innovazione tecnologica relativa al vetro tende a portare il controllo di detti parametri a livelli estremi, non limitandosi al traguardo di ottenere lastre con requisiti propri assai elevati, ma spingendosi oltre, fino a fare interagire il materiale con l'elettronica e· l'informatica, allo scopo di poterne governare i livelli di prestazione in misura variabile a seconda della stagione, dell'orientamento, dell'ora del giorno o delle singole esigenze dell'utenza; tale circostanza potrà determinare da un lato la possibilità di decidere analiticamente, anche minuto per minuto, il livello di trasparenza o di opacità alle diverse frequenze dello spettro, portando all'estremo i requisiti di selettività già oggi assai elevati, dall'altro consentirà applicazioni sempre più vaste, allargate ad aree climatiche per le quali la trasparenza comporta da sempre fattori collaterali di forte criticità. Unitamente al progresso del materiale, si assiste ad un moltiplicarsi di sforzi mirati alla messa a punto di sistemi di supporto e montaggio sempre più sofisticati.
Il percorso evolutivo verso la "smaterializzazione" dell'involucro architettonico continua quindi attraverso sperimentazioni di carattere tecnologico e costruttivo a produrre risultati sorprendenti.
Una delle conseguenze principali di tale processo è la sempre maggior diffusione della cosiddetta architettura della trasparenza, la cui onda lun"ga interessa di fatto l'intero campo delle costruzioni; la sua evoluzione ha determinato negli ultimi decenni una progressiva riduzione dell'ossatura portante dei sistemi di facciata, sviluppando continuamente tecnologie innovative destinate al supporto delle lastre di vetro, dai sistemi lineari di fissaggio ai sistemi puntuali, fino a sfruttare la capacità portante del vetro stesso per sostenere l'intero involucro.
Le potenzialità offerte da questi sistemi di facciata aprono il campo a nuove connessioni con altre tecnologie, dai sistemi di oscuramento e deviazione dei raggi luminosi (frangisole), all'impiantistica per la climatizzazione degli edifici, alle tecniche per il recupero dell'energia solare (fotovoltaico, condotti di luce) fino ad arrivare alla definizione di involucri attivi capaci di modificare le proprie prestazioni al variare delle condizioni climatiche esterne (facciate a doppia pelle). Dall'analisi dei prodotti presenti sul mercato si può però notare come l'introduzione di vetri e sistemi di supporto innovativi non abbia come conseguenza diretta l'abolizione di sistemi meno avanzati. L'effetto è piuttosto quello di indurre un perfezionamento sulle tecnologie precedenti, abbassandone talvolta i prezzi. E' così che oggi sul mercato troviamo una vasta gamma di tecnologie, con caratteristiche assai diverse ed i cui prezzi differenti li rendono applicabili a diversi livelli di intervento. Tale fenomeno si traduce inoltre in una crescente affidabilità di sistemi cosiddetti 'tradizionali' caratteristica che spesso difetta in quelli più
nuovi. Nel panorama della produzione edilizia delle facciate in vetro si possono definire diverse tipologie, correntemente utilizzate, classificabili sia in funzione dei principi statici che regolano le tecnologie di supporto e ancoraggio dell'intera facciata rispetto all'edificio sia in funzione dei sistemi ed elementi di fissaggio della singola lastra di vetro al supporto stesso; il risultato di tali,variabili tecnologiche corrisponde alla odierna produzione edilizia, caratterizzata da infinite soluzioni costruttive realizzabili in funzione di scelte architettoniche e prestazionali compiute dal progettista.