Restauro e risanamento conservativo delle facciate.
Dopo oltre due anni di progettazione da parte dello studio Asti Architetti - in costante confronto con Hines e con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio – 20 mesi di lavori, analisi materiche, studi documentali storici, la Torre Velasca finalmente si riscopre alla città di Milano.
La Torre Velasca opera dei BBPR, fino dalla sua edificazione dal 1956 al 1958, simbolo di Milano e della ripresa post-bellica, costituisce una icona architettonica da sempre parte integrante del panorama architettonico milanese.
Sono stati smantellamenti i teli e i ponteggi che, in questi ultimi 20 mesi, hanno coperto Torre Velasca per consentire il delicato e complesso lavoro di restauro.
Lo studio d’architettura si è occupato del progetto architettonico e autorizzativo di ristrutturazione e di rigenerazione nel rispetto dell’edificio originario, in stretto coordinamento con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano; CEAS si è occupato del progetto e della Direzione Lavori di risanamento cementizio delle facciate di concerto con Asti Architetti che ha curato la Direzione Artistica; Hines European Value Fund (HEVF) è proprietario di Torre Velasca attraverso HEVF Milan 1, un fondo gestito da Prelios, con Hines Italy in qualità di development manager che ha coordinato tutti gli attori coinvolti e supportato l’opera durante tutte le fasi del delicato processo.
“Il progetto è caratterizzato dalla considerazione dell’“immagine d’insieme” della Velasca, nell’intento di identificare le funzioni ricercate della Committenza, riservando una particolare attenzione alla definizione del complesso edilizio, alle tipologie e ai caratteri architettonici delle unità interne di uffici e abitazioni. Questi diversi aspetti erano già stati studiati dai BBPR e messi a punto in tutti i dettagli, in connessione fra loro. Ogni unità è diversa dalle altre, sia negli uffici, sia nelle residenze, sia nelle unità commerciali ai piani base, rispecchiando la varietà compositiva delle facciate, lo studio degli interni, la distribuzione, il rapporto tra interno ed esterno, gli arredi fissi, i materiali di finitura e i colori” precisa Asti.
Asti Architetti si è proposto come obiettivo di far propria la “sensibilità spaziale” che era alla base del progetto originario dei BBPR.
“Una nuova pelle che non rappresenta solo un lifting per riportare la torre al suo originario splendore, ma soprattutto una garanzia per la durata nel tempo di questa torre così importante per Milano” precisa Bruno Finzi.