Per il condizionamento estivo è necessario affidarsi a tecnologie più innovative e risparmiose, con l'aiuto del sole
Negli ultimi 10 anni le temperature estive hanno raggiunto picchi oltre 35° C, facendo crescere esponenzialmente le vendite di macchine frigorifere più o meno efficienti. Contemporaneamente, tecniche passive o semi-attive, impiegate per secoli per preservare buone condizioni di comfort interno, sembrano essere state dimenticate in numerosi edifici di nuova costruzione. L'uso eccessivo di impianti di condizionamento con macchine frigorifere a compressione alimentate a energia elettrica ha determinato una crescita della domanda di energia di picco di potenza elettrica nel periodo estivo che, in numerosi casi, raggiunge la capacità limite delle reti, arrivando al black-out. L'emissione di gas a effetto serra, che aumenta con la produzione di energia o a causa della perdita fluidi refrigeranti, aggrava ulteriormente il circuito vizioso legato al cambiamento climatico.