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Progetto CMR è una società specializzata nella progettazione integrata, architettura, ingegneria e design, nata nel 1994 con l’obiettivo di realizzare un’architettura flessibile, efficiente ed ecosostenibile partendo da un’approfondita analisi delle esigenze dei propri clienti. Grazie a un team multidisciplinare che comprende architetti, ingegneri civili e impiantisti, esperti di pianificazione degli spazi, project manager, designer, personale tecnico-amministrativo e specialisti CAD, BIM, LEED AP, la società è in grado di fornire consulenze specialistiche e prestazioni professionali complete, dalla pianificazione urbana all’architettura fino al dettaglio degli interni e dei prodotti.
La Business Unit dedicata all’Healthcare è guidata oggi dall’architetto Andi Divizia che è a capo di un team che comprende architetti e ingegneri.
L’architetto Giuseppe Laudani è l’esperto in materia sanitaria (Healthcare Specialist), gli architetti Adriana Pidalà e Valerio Salvato sono Healthcare Project Leader e l’ingegnere Annamaria Rago è Healthcare Team Coordinator. Parte della squadra sono anche 15 collaboratori tra architetti, ingegneri civili e impiantisti che si dedicano unicamente a questa divisione.
Come tutti i professionisti, anche gli architetti, gli ingegneri e tutti gli esperti della Business Unit di Healthcare di Progetto CMR guardano con curiosità ai progetti in ambito ospedaliero e sanitario che sono considerati più efficienti, più innovativi e maggiormente sostenibili secondo diversi parametri e punti di vista.
Tuttavia, in Progetto CMR, amiamo precisare che più che un modello, abbiamo un metodo con cui affrontiamo tutti i nostri progetti. La progettazione integrata presuppone il coinvolgimento, fin dalle fasi preliminari del progetto, dei migliori professionisti di tutte le aree disciplinari che lavorano con l’obiettivo comune di raggiungere un risultato di eccellenza in tutti gli aspetti che danno vita ad un progetto all’avanguardia.
La specializzazione in diverse discipline che rendono ricco e articolato il progetto e l’integrazione delle stesse nell’ambito di un intervento specifico garantiscono innovazione nel settore di interesse. Questa è la convinzione che ci anima che, combinata con un percorso di formazione e un’attività di ricerca continui, ci ha portato a individuare gli aspetti principali su cui lavorare per costruire l’”ospedale del futuro”.
In questo modo i riferimenti progettuali diventano solo una parte di un processo di studio, ricerca e sviluppo che si può articolare in vari modi e concretizzarsi in proposte diverse, evitando così il rischio di ancorarsi a un modello per poi limitarsi a replicarlo.
Progetto CMR si rivolge sia a istituzioni pubbliche che a enti privati, che operano sia a livello locale che nazionale, fino ad arrivare a una scala di intervento internazionale.
Istituzioni pubbliche come il Ministero della Salute, le ASL (Aziende Sanitarie Locali), gli ospedali pubblici e le regioni sono ovviamente degli interlocutori fondamentali, dato che queste istituzioni spesso si occupano della realizzazione di nuove strutture sanitarie e di ampliamenti o ristrutturazioni di strutture esistenti e frequentemente trovano nella nostra società di progettazione integrata tutte le competenze necessarie per sviluppare progetti che rispettino le linee guida e le norme vigenti nel settore. Dagli interventi fatti sugli ospedali lombardi durante l’emergenza Covid19, alla Casa della Salute di Rimini e altri 3 interventi in Emilia Romagna, su cui stiamo lavorando oggi, continuiamo a interfacciarci positivamente con questo tipo di committenza.
Allo stesso modo, anche enti privati come società di gestione sanitaria, fondazioni, cliniche private e aziende del settore sanitario possono essere clienti importanti, è il caso per esempio della nostra collaborazione con il Centro Clinico NeMo, all’interno del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, che nasce dalla volontà delle Associazioni di Pazienti con Patologie Neuromuscolari e che vede la collaborazione di Progetto CMR pro bono per ovviare a un’impasse dovuta a una struttura vetusta. Spesso questa tipologia di referente richiede servizi di progettazione per ospedali, cliniche specialistiche, strutture per la riabilitazione o case di cura. Addirittura, in alcuni casi, possono anche essere coinvolti nella progettazione di strutture ad uso misto come, ad esempio, centri commerciali con una sezione dedicata alla salute e al benessere.
In ogni caso, teniamo a precisare che oggi molti progetti in ambito sanitario vengono realizzati grazie ad una combinazione di finanziamenti pubblici e privati, con la costituzione di vere e proprie partnership tra enti pubblici e realtà di gestione privata.
Progetto CMR ha realizzato progetti di ospedali pubblici finanziati da organismi governativi, ma gestiti da società private. In questi casi si lavora in collaborazione con entrambe le parti, così come è accaduto per ISMETT 2, progettato insieme a Renzo Piano Building Workshop a Carini, in Sicilia e l’International Specialized Hospital of Uganda a Kampala, il cui design è interamente di Progetto CMR.
Non dobbiamo dimenticare che in ogni caso la relazione con le autorità locali, come i comuni o i governi regionali, sono sempre fitte in fase di progettazione, sia per quanto riguarda la pianificazione urbanistica, che la valutazione di conformità alle normative locali e la valutazione dell’impatto ambientale. Lo stesso vale per il Ministero della Salute che può fornire linee guida e regolamenti specifici per la progettazione e la costruzione di strutture ospedaliere e che può, quindi, essere coinvolto nel processo di approvazione e nell’elaborazione delle politiche sanitarie in cui un determinato intervento si inserisce.
A livello internazionale, in alcuni paesi, le agenzie sanitarie regionali possono avere un ruolo significativo nella progettazione e nell’approvazione di nuovi progetti in ambito sanitario perché responsabili del coordinamento delle risorse e quindi in grado di stabilire la necessità di nuovi ospedali o ristrutturazioni di strutture già esistenti.
In quanto professionisti, inquadriamo sempre la nostra attività in materia di progettazione e realizzazione di strutture sanitarie nel perimetro delle linee guida in materia fornite dall’Ordine degli Architetti e dall’Ordine degli Ingegneri, siamo parte del C.N.E.T.O (Centro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera), collaboriamo con UPMC (University of Pittsburgh Medical Center), seguiamo le norme per l’accreditamento formale secondo gli standard internazionali fornite dalla Joint Commission International Accreditation Standards for Hospitals e dal Facility Guidelines Institute (FGI) e operiamo nell’ambito delle prescrizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Progetto CMR è oggi molto presente con progetti sul territorio nazionale dove è ormai percepita come uno dei soggetti maggiormente competenti in ambito della progettazione ospedaliera e di strutture sanitarie. La progettazione integrata, da sempre cifra distintiva della società, garantisce la capacità di Progetto CMR di seguire i progetti dalla fase di concept fino alla fase di realizzazione nel rispetto dei tempi e delle risorse dei clienti. Il consolidamento, portato avanti negli ultimi anni, della Business Unit di Healthcare, che ha visto una notevole crescita nel numero dei suoi componenti e una definizione puntuale e precisa di competenze e servizi, costituisce la forza e la qualità dell’operatività che Progetto CMR può garantire.
Grazie ad un lavoro congiunto con il dipartimento di Ricerca & Sviluppo, oggi Progetto CMR sta espandendo il proprio lavoro a livello sanitario anche in ambito internazionale e l’obiettivo è indubbiamente quello di continuare e coltivare questa crescita anche negli anni a venire.
"Progetto CMR lavora su cinque linee di sviluppo: l’ospedale centrato sul paziente, l’ospedale digitale, l’ospedale flessibile, l’ospedale collaborativo e l’ospedale sostenibile.
Mettere l’umano e il suo benessere al centro del progetto è un tratto distintivo di Progetto CMR che progetta spazi per la cura pensati per facilitare la comunicazione tra pazienti e operatori sanitari, e includere spazi per il supporto familiare.
La digitalizzazione permette di avere ambienti flessibili e adattabili, che danno origine ad un ospedale collaborativo, capace di favorire l’interazione tra i diversi attori, grazie a spazi condivisi, aree di incontro e percorsi di lavoro ottimizzati.
L’ospedale del futuro è quindi efficiente e sostenibile, rispettoso dell’ambiente, con una gestione ottimizzata delle proprie risorse idriche ed elettriche, fatto con materiali a basso impatto ambientale, ricco di spazi verdi, che migliorano il benessere dei pazienti e contribuiscono a quello del pianeta."